La sfida di Salvini tra tortellini e selfie ‘in rosso’ "Vinceremo, qui c’è voglia di cambiamento"

La stoccata del leghista a Bonaccini: "Vuole fare le scarpe a Letta, li mandiamo a casa". La risposta del governatore: "È in difficoltà"

Migration

di Paolo Rosato

C’è del rosso un po’ ovunque, mentre Matteo Salvini presenta i candidati emiliano-romagnoli alle Politiche del 25 settembre a Bologna: sui banneroni alle sue spalle, sulla sua polo a tinta unita, e sopra i tetti che occhieggiano dalle finestre, all’ombra delle Due Torri, il ritorno di Salvini in centro a Bologna si è manifestato tra gli applausi al secondo piano della ‘Bottega Portici’ in piazza di Porta Ravegnana. Tutto e niente è accaduto: centri sociali a contestare zero, rilancio totale sulla possibile vittoria in tasca tra una ventina di giorni, invece, a quota mille. "La Lega porta avanti alcune battaglie sul lavoro, contro il precariato e per il diritto alla pensione e allo studio, che una volta sarebbero state di sinistra – ha sottolineato non a caso Salvini, al suo fianco tra gli altri Lucia Borgonzoni, candidata al Senato al proporzionale a Bologna, e Benedetta Fiorini, candidata alla Camera all’uninominale di San Lazzaro e Imola –. Mentre ora il Pd si occupa di Ius Soli, ddl Zan e droghe libere. In Emilia-Romagna c’è voglia di cambiamento. Io non credo ai sondaggi, non do per scontata la vittoria del centrodestra, non do per scontato che si vinca ovunque da Nord a Sud perché la gente va ascoltata, capita: ci sono rabbia, delusione, preoccupazione perché qualcuno sottovaluta il tema bollette".

Salvini ieri davanti a tanti militanti ha parlato soprattutto del caro energia e del fisco, ma non è mancata la stoccata diretta al governatore Stefano Bonaccini e all’avversario che alle ultime elezioni regionali non è riuscito a sconfiggere, il Pd. "Stefano Bonaccini in questa campagna elettorale è distratto perchè sta gufando il Pd in modo da fare le scarpe a Letta – ha affondato Salvini –. Poverino, è impegnato nella guerra interna al suo partito, è lì che gufa sperando che il Pd vada male. E noi lo accontenteremo, perchè il Pd andrà male. Ma non per fare un favore a Bonaccini. Perchè lo decideranno gli italiani". Il secondo attacco è sull’autonomia. "Sull’autonomia regionale il Pd chiede con Bonaccini e nega con Letta. Sono come Gianni e Pinotto – ha rincarato la dose il leader nazionale della Lega –. Gliela daremo noi, l’autonomia, a Bonaccini: è un diritto e non toglie niente un euro a nessuno, ma semplicemente incentiva gli amministratori pubblici a lavorare di più e risparmiare di più. E’ una competizione a spendere meno e a spendere meglio. E così i politici non hanno più alibi". Bonaccini nel pomeriggio ha risposto alle stilettate. "Salvini è sempre il benvenuto in Emilia-Romagna, ma lasci perdere polemiche da campagna elettorale e se cerca la rissa ha sbagliato indirizzo. O campanello – ha dichiarato il governatore –. Parla di me perché è in difficoltà nella competizione con Giorgia Meloni e nel rapporto col mondo reale, che non gli perdona di aver sfiduciato il governo nel momento della più grave crisi energetica che l’Italia ricordi".

Tornando ai temi caldi della campagna, sul caro energia la proposta della Lega è chiara. "Il Governo in carica deve approvare subito un decreto da 30 miliardi per bloccare gli aumenti delle bollette. Si può fare – ha detto Salvini –. Qualcuno nel Pd dice che non si può fare perchè sono soldi a debito. Ma è meglio investire 30 miliardi adesso oppure spenderne 100 a dicembre per disoccupazione o cassa integrazione di migliaia di lavoratori?". La Lega ha proposto anche lo stop alle cartelle esattoriali in questo momento drammatico per le famiglie e le imprese. Poi, sempre a proposito del rosso ‘improvviso’, Salvini ha lodato...Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro. "Ha chiesto al governo di sbloccare i crediti di dubbia esigibilità dei Comuni per aiutare famiglie e imprese con il caro bollette? Non conosco il suo colore politico – ora Conti è indipendente, uscita da Italia Viva e ’in odore’ di ritorno nel Pd –, ma è una proposta giusta". Infine il saluto con promessa. "Il 26 settembre torno qui per festeggiare la vittoria con mezzo chilo di tortellini".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro