La sfida energetica in montagna alla Scuola di Ecologia Politica

Terza edizione del percorso dedicato all’approfondimento della relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale

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Venerdì prenderà avvio la terza edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna, esperimento unico a livello nazionale aperto a 25 studenti provenienti da tutta Italia, dedicato all’approfondimento di una corrente di studi interdisciplinare che affronta criticamente e positivamente la relazione tra l’uomo e l’ambiente naturale – e, in particolare, tra l’uomo e un territorio preciso come quello di montagna. L’appuntamento si svolgerà a Castiglione dei Pepoli, in un’ottica di rete su tutta l’area appenninica bolognese (grazie alla collaborazione già in essere con i Comuni di Camugnano e San Benedetto Val di Sambro e con l’Unione Appennino Bolognese): ideata da Boschilla e Articolture, con il patrocinio della Regione, la scuola conferma la partnership con l’Associazione Riabitare l’Italia, cui da quest’anno si aggiungono l’importante sostegno di Città Metropolitana e la collaborazione tecnica di ART-ER.

L’edizione non poteva prescindere dall’affrontare la questione energetica, seppur in termini plurali: dalle sfide tecniche e tecnologiche che la riconversione ecologica pone all’attuale sistema di produzione – analizzando sia il tema dell’approvvigionamento energetico dalla prospettiva dei territori montani, sia le potenzialità e i limiti delle fonti rinnovabili odierne –, all’approfondimento dei risvolti sociali connessi a questo tema, in particolare rispetto alla realtà delle comunità energetiche, reti territoriali di produttoriconsumatori di energia rinnovabile che condividono in rete l’energia in eccesso.

La dimensione sociologica sarà trattata anche attraverso le esperienze singole e collettive di chi sceglie di abitare, vivere e lavorare sul territorio montano, trasformando queste terre marginali in terre di sperimentazione sociale e culturale, proprio grazie alle energie di comunità.

Sabato, la scuola ospiterà Maurizio Carucci, musicista ed ex frontman della band indie Ex-Otago, oggi anche viaggiatore, agricoltore e vignaiolo. Uomo di spettacolo e di montagna, dove è tornato ad abitare dopo vent’anni coltivando la terra, producendo vino e compiendo lunghi viaggi a piedi a partire dalla sua cascina sull’Appennino piemontese.

Gli incontri pubblici serali sono entrambi a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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