La sorella Susanna: "Cinque anni di dubbi e dolore Ma ho sempre sperato in un destino diverso per lui"

Migration

"Appena ho sentito la notizia, ieri mattina, ho pensato a Biagio. La speranza che sia ancora vivo non si è mai spenta, ma ogni volta che viene trovato un corpo il mio pensiero è sempre lì. E poi il Parco Nord non è distante dalla Bolognina". Susanna Carabellò, sorella del quarantaseienne scomparso, da cinque anni aspetta di sapere la verità su suo fratello: "Non mi hanno ancora comunicato nulla di ufficiale – spiega –. Sono passati cinque anni da quando Biagio è scomparso, tutto ci ha portato a credere che fosse successo qualcosa di brutto. Anche se fino all’ultimo abbiamo sperato che il suo destino fosse stato un altro". Ora delle indagini sui resti ritrovati al Parco Nord si sta occupando la Squadra mobile, guidata da Roberto Pititto. Se l’esame del Dna, disposto dalla Procura, confermerà i sospetti sull’identità della vittima, saranno poi disposti tutta una serie di accertamenti tesi a chiarire le cause della morte del quarantaseienne: i resti recuperati ieri dalla polizia non erano composti tutti nello stesso punto, ma alcune ossa sono state ritrovate anche a distanza di alcuni metri.

n. t.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro