ALICE PAVAROTTI
Cronaca

La storia del conte alla corte di Leone XIII

Nel santuario di Campeggio una mostra permanente su Giovanni Acquaderni, nobile devoto cofondatore della Gioventù Cattolica

La presentazione della mostra sul conte Giovanni Acquaderni

La presentazione della mostra sul conte Giovanni Acquaderni

In un santuario incastonato tra le montagne dell’Appennino si intrecciano storie di fede, giubilei e pellegrinaggi, tutti riuniti nella figura del conte Giovanni Acquaderni: dal 2 giugno, il santuario della Madonna di Lourdes a Campeggio di Monghidoro ospiterà la mostra permanente "Nel Sacro Cuore del conte Giovanni Acquaderni", ideata da don Enrico Petrucci e dai parrocchiani di Campeggio, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni Savena Idice e il sostegno di Bcc Felsinea.

Curata da Licia Mazzoni e Teresa Dominijanni, l’esposizione si articola in sette stanze rinnovate dall’interior designer Micaela Mazzoni, ciascuna dedicata a un aspetto dell’operato di Acquaderni. Ma perché questa figura è ancora così attuale, e che legame ha con il santuario? Nel cuore del complesso si trova una riproduzione della grotta di Massabielle di Lourdes, voluta nel 1923 dall’arciprete don Augusto Bonafè, che condivise con Acquaderni la devozione mariana e l’impegno nei pellegrinaggi. Ma c’è anche un legame simbolico: Acquaderni fu tra gli organizzatori del Giubileo del 1900 sotto Papa Leone XIII, e oggi il santuario rientra tra le tappe dei pellegrinaggi giubilari, ora sotto Papa Leone XIV, in un ideale passaggio di testimone tra due epoche unite dagli stessi valori. "Acquaderni è simbolo di impegno sociale, in linea con lo spirito della Rerum Novarum di Papa Leone XIII, riaffermato dal nuovo Pontefice", afferma Daniele Ravaglia, presidente del Gruppo Studi Savena Setta Sambro e di Bologna Welcome, entrambi enti collaboratori del progetto. Non a caso, Acquaderni fu il primo e unico laico sepolto nella cripta della Cattedrale di San Pietro a Bologna: cofondatore con Mario Fani della Società della Gioventù Cattolica Italiana nel 1867 (oggi Azione Cattolica, collaboratrice del progetto), fu anche editore di numerose oleografie religiose, molte delle quali saranno esposte.

Alla realizzazione della mostra hanno collaborato anche gli studiosi Giampaolo Venturi, presidente dell’Istituto Carlo Tincani, che ha diretto la ricerca della documentazione nell’archivio arcivescovile, e Maria Cecchetti, curatrice del centro di documentazione e raccolta sulla devozione ‘Minima Devotio’ di Loiano, da cui proviene gran parte del materiale esposto. All’inaugurazione del 2 giugno saranno presenti anche le pronipoti del conte, Sofia e Margherita Acquaderni. "Questa mostra non solo restituisce valore al santuario, ma rafforza l’unione tra le nostre comunità dell’Appennino", conclude Barbara Panzacchi, sindaca di Monghidoro.

Alice Pavarotti