La stretta di Lepore: mascherina obbligatoria

Da oggi andrà indossata sempre in centro, fino al 9 gennaio. "Contagi aumentano, giusto intervenire". E il prefetto vieta i cortei ai No Vax

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di Paolo Rosato

La stretta, purtroppo attesa, è arrivata: in città, in tutto il centro storico, torna da oggi l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. A prevederlo è un’ordinanza firmata ieri dal sindaco Matteo Lepore, condivisa con il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Fino al 9 gennaio 2022, "nell’area del centro storico delimitata dai viali di circonvallazione" sarà obbligatorio "indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche in tutti i luoghi all’aperto", spiega una nota dell’amministrazione. La decisione è stata presa "alla luce della costante crescita della diffusione del virus che continua a destare preoccupazione e richiede interventi che consentano di rallentare il diffondersi della pandemia anche con misure straordinarie, ulteriori rispetto a quelle già previste dalle attuali norme in essere", continua la nota. "Si è valutato inoltre che, come ogni anno, a partire dai prossimi giorni e fino alla conclusione delle festività – spiega sempre il Comune – il centro storico vedrà un afflusso notevole di persone, in arrivo anche da fuori città, attirate dalla vivacità cittadina in questo periodo e per ragioni legate ai consueti acquisti natalizi". Le caratteristiche dei luoghi e le circostanze di fatto, dunque, "non consentiranno di garantire in modo continuativo il distanziamento da persone non conviventi e quindi si rende necessario, al fine di tutelare la salute delle persone – continua Palazzo D’Accursio – utilizzare le mascherine per ostacolare la propagazione virus".

Il sindaco Matteo Lepore ha poi rafforzato il messaggio a tutta la cittadinanza: "Dare l’esempio è importante: indossare la mascherina oggi significa continuare a tenere alta la guardia e essere tutti parte attiva di questo percorso che dobbiamo fare – ha detto Lepore –. Ai bolognesi dobbiamo dare un messaggio molto chiaro. Stiamo lavorando molto bene insieme per contenere la pandemia, ma non è finita. Il senso di responsabilità dei bolognesi ci ha salvato in questi due anni. Come tutti gli italiani sono andati a vaccinarsi e stanno facendo fronte a una situazione difficile con tanti sacrifici: non dobbiamo buttare a mare i risultati che abbiamo ottenuto", ha concluso Lepore.

Da Palazzo d’Accursio a Palazzo Caprara: centro storico proibito alle manifestazioni contro vaccini e Green pass, è la decisione della prefetta Francesca Ferrandino. Il centro sarà inibito a partire da oggi fino al prossimo 9 gennaio. Sotto le Due torri sono già in calendario per i prossimi giorni diverse iniziative di questo tipo: dal raduno nazionale degli studenti universitari contro il Green pass domani ai Giardini Margherita al ‘Revolution day’ dei No Vax il 4 dicembre. "In considerazione dell’innalzamento della curva del contagio – ha spiegato la Prefettura –, e in vista dell’approssimarsi delle festività natalizie, al fine di prevenire criticità per assembramenti e assicurare il libero esercizio di altri diritti, pure costituzionalmente tutelati, quali in particolare il diritto allo svolgimento delle attività lavorative e alla mobilità dei cittadini, è stata condivisa la necessità di adottare ulteriori, adeguate strategie di contenimento del rischio". Il divieto vige per l’area ricompresa tra le mura: Porta Lame, Porta San Felice, Porta Sant’Isaia, Porta Saragozza, Porta San Mamolo, Porta Castiglione, Porta Santo Stefano, Porta Mazzini, Porta San Vitale, Porta San Donato, Porta Mascarella, Porta Galliera. Nella direttiva del prefetto "non sono contemplate le iniziative connesse alle prossime festività natalizie o alle funzioni, cerimonie e pratiche religiose" e nemmeno "eventi, manifestazioni e celebrazioni organizzate o co-organizzate da enti pubblici".

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