La tradizione della ’fiorita’ Omaggio alla Madonna

In piazza Malpighi l’arcivescovo Matteo Zuppi ha invocato la fine della guerra

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Ogni anno, nella giornata dell’otto dicembre, i bolognesi presentano un omaggio floreale alla statua della Vergine Maria in piazza Malpighi. Questa tradizionale cerimonia è chiamata la "fiorita" ed è sempre accompagnata da una richiesta particolare alla Madonna. Sia nel 2020 che nel 2021 il cardinale Matteo Zuppi aveva implorato la grazia di liberare il mondo dalla pandemia del Covid, mentre ieri la sua supplica si è concentrata nel domandare uno stop alle tante guerre che si stanno combattendo nel mondo, a partire da quella in Ucraina. "Chiediamo con forza a Maria – sono le parole dell’arcivescovo – che ci faccia un regalo di Natale anticipato, quello della tregua dei tanti conflitti che stanno affiggendo delle vittime innocenti. Chiediamo che le armi si fermino e che questa sospensione sia un seme che, germogliando, arrivi alla pace. Viviamo in un mondo dove ci sono tanti Caini che si sentono in diritto di decidere del destino e della terra altrui. Il senso di questa giornata, che non a caso è la festa dell’Immacolata Concezione, è quello di arrivare ad una pace vera, dove l’uomo passa vivere in pace accanto agli altri sapendo che questo è possibile veramente solo quando ci si allontana dal peccato".

Concetti che Zuppi aveva già chiarito in mattinata, durante la messa che ha celebrato in San Petronio e che sottolineano come l’impegno principale di ogni cristiano, e non solo dei cattolici, sia arrivare rapidamente alla pace. "Viviamo questa festa in un momento cupo – ha spiegato il cardinale – e pieno di peccato. Tragico per tutta l’umanità consapevole. La guerra con la sua logica terribile è nutrita di complicità, di enormi interessi e di troppo disinteressi, di incoscienza e di sconsiderata presunzione. La guerra è una macchina di morte, che non risparmia nessuno, Certamente l’ammonimento di Gesù, chi di spada ferisce di spada perisce dovrebbe consigliare a tutti i cristiani di fermare subito la spada che già troppo ha ucciso. In un mondo così è possibile qualcosa di immacolato? Siamo confusi e intossicati da notizie orribili tanto che lo sconforto può diventare abitudine alla morte, che si deposita nel nostro cuore e lo intristisce. Maria ci insegna che la grazia vince sul peccato anche nelle situazioni umanamente più difficili. Dobbiamo unire le nostre lacrime a quelle di chi soffre per la guerra e che questa unione si trasformi in intercessione e solidarietà".

La cerimonia della ‘fiorita’ prevede che i vigili del fuoco, salendo su un mezzo di soccorso, depositino sulle braccia della statua un mazzo di fiori in rappresentanza di tutta la città e, a seguire, le principali autorità civili e militari, le associazioni di volontariato e i semplici fedeli appoggino i loro mazzi ai piedi del piedistallo. Alla cerimonia era presente anche il sindaco Matteo Lepore.

Massimo Selleri

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