"La transizione ecologica parta dalle città"

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile a Bologna. Stefanini (ASviS): "Adottiamo una visione d’insieme per non commettere errori"

"La transizione ecologica parta dalle città"

"La transizione ecologica parta dalle città"

di Giorgia De Cupertinis

Una partita che si può vincere soltanto se si gioca dalla stessa parte. E dove il ‘goal’ rappresenta l’obiettivo finale di una sfida senza precedenti, su cui sono impegnate le nove città italiane (Bologna, Bergamo, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) selezionate tra le cento europee per azzerare le proprie emissioni climalteranti entro il 2030. Un traguardo, ma paradossalmente anche un vero e proprio punto di partenza, per dirigersi collettivamente verso un grande cambiamento coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu, così come ricordato durante l’evento dal titolo ‘La neutralità climatica al 2030, una sfida possibile. Le nove città italiane della Missione europea si raccontano’ organizzato da AsviS nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023.

Una sfida epocale, dove occorre elaborare al più presto dei Climate city contract che mettano in collegamento tutte le azioni da intraprendere nei settori chiave dell’energia, dell’edilizia, della gestione dei rifiuti, dei trasporti, della forestazione urbana e dove, allo stesso tempo, il processo complesso dovrà necessariamente coinvolgere le istituzioni, le imprese, il mondo dell’istruzione e della ricerca, le organizzazioni della società civile e i cittadini. "Il coinvolgimento delle città è un aspetto fondamentale – spiega Pierluigi Stefanini, presidente dell’ASviS –: il 75% dei cittadini, infatti, vive nelle aree urbane e il 65% del consumo di energia avviene proprio nelle città: inoltre, quest’ultime producono emissioni di Co2 per il 70% sul totale. Bisogna avere una visione di insieme, un approccio integrato e sistemico, altrimenti si corre il rischio di produrre diagnosi incomplete o persino erronee. Quando si parla di transizione ecologica giusta, occorre sottolineare come nessuno debba rimanere indietro".

Durante la tappa bolognese del Festival, l’evento sulla neutralità climatica ha riunito diversi ospiti durante i tre panel in programma: il primo, moderato dal capocronista del Carlino di Bologna, Andrea Zanchi, ha infatti aperto il confronto sulle strategie delle nove città impegnate nella grande sfida. "Le piogge alluvionali di questi giorni o le ondate di calore sono gli esempi tangibili degli effetti che il cambiamento climatico sta già causando sulle nostre vite – afferma il sindaco Lepore in video messaggio -. Una transizione ecologica giusta significa mettere la città al centro di quelle scelte che dobbiamo fare per le future generazioni e per il nostro presente. Questa sfida significa fare più veloce degli altri, per aiutare anche gli altri e fare delle nostre città dei laboratori di innovazione".

Fa eco Anna Lisa Boni, assessora ai Fondi europei, Pnrr e transizione ecologica: "Mettere insieme le città significa muovere gli eco sistemi urbani che includono le imprese, le istituzioni, la ricerca ma soprattutto i cittadini: combattere i cambiamenti climatici è complesso, ma questa è un’opportunità fondamentale per lavorare insieme". Un vero e proprio confronto, confluito poi in due successive sessioni e con ulteriori ospiti, con un focus riguardante le strategie di sviluppo sostenibile, gli investimenti e l’innovazione, moderate dal vicedirettore del Carlino, Valerio Baroncini. "Va bene produrre nuova energia – afferma Marco Marcatili, responsabile sviluppo Nomisma – ma è importante condividerla, altrimenti non serve a nulla. Così come, allo stesso tempo, sarà necessario avere fiducia sulla possibilità che tutti noi abbiamo come imprese pubbliche, private o cittadini di mettere in campo azioni ed essere contributori nel raggiungimento di questi obiettivi".

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