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La versione di Clancy "Casa, noi veloci Ora Stato e imprese facciano la loro parte"
di Paolo Rosato
"Accelerare? Tanto di quello che stiamo facendo si concretizzerà praticamente dopodomani: noi abbiamo messo le risorse, ora tutti si rimbocchino le maniche e facciano la loro parte". La risposta di Emily Clancy, vicesindaca e assessora alla Casa di Palazzo d’Accursio, alla stoccatina di Valter Caiumi (il presidente di Confindustria Emilia dal Farete aveva detto: ‘C’è un’emergenza alloggi, il Comune acceleri sulle aree dismesse’) è di quelle chiare. "Con il sindaco Matteo Lepore non volevamo dare un carattere emergenziale al nostro approccio al tema casa, perché serve un pensiero sì concreto, ma lungimirante – ha spiegato Clancy in una call con i cronisti –. In ogni caso, con il nostro piano stiamo andando molto spediti"
Ci faccia degli esempi.
"A ottobre esce il bando per il condominio solidale di via Barontini, il primo di cinque. Interesserà 70 persone, mentre altri posti li abbiamo riqualificati con Ergo, i primi studenti sono già entrati. Mentre un altro bando per famiglie e lavoratori a basso reddito esce sempre a ottobre, 10 appartamenti riqualificati".
Poi.
"Le vie Serra-Albani-Di Vincenzo, una quarantina di alloggi di edilizia sociale per la primavera del 2024. Mentre entro il 2023 esce il concorso di progettazione sul Lazzaretto: circa 280 alloggi, di cui 92 a servizio di un nuovo studentato pubblico, per 600 persone oltre a 180 studenti meritevoli e a basso reddito".
E all’ex mercato al Navile?
"Al Lotto H la prima parte di 95 alloggi sarà pronta nel 2025, 33 alloggi nel Lotto G a canone calmierato invece traguardano nel 2024. Al Ravone invece, dove il Comune mette 11 milioni di euro per circa 130 alloggi, i tempi di realizzazione sono legati al Pnrr, quindi 2026. Senza contare che nel 2024 arriverà la nostra Agenzia sociale per l’affitto, che intercetterà anche dal privato, e che libereremo la prima parte di alloggi Erp con lo ‘Sfitto Zero’, 650 ristrutturazioni straordinarie che si aggiungono alle centinaia ordinarie annuali".
Vi ha sorpresi quindi la sortita di Confindustria?
"E’ importante che ci sia un dibattito, tra l’altro inedito. Alle imprese con la variante urbanistica – ora in pubblicazione e che verrà approvata l’anno prossimo – e con il Piano dell’abitare tracciamo un profilo dove loro possono intervenire. Abbiamo individuato delle aree dismesse, alla Stamoto per febbraiomarzo 2024 firmeremo per esempio un protocollo con diversi attori per 600 alloggi, alla Staveco siamo in dirittura d’arrivo per la cittadella giudiziaria, poi il Lazzaretto: noi abbiamo fatto la nostra parte, ci sono opportunità importanti per investire e siamo sicuri che in tanti lo faranno. I tempi che stiamo mettendo a terra sono rapidissimi, sfido a vedere che in altre città già nel 2024 vengano completati interventi sull’abitare sociale"
State pensando ad accordi per trattenere lavoratori in fuga, come gli infermieri?
"Parliamo con i sindacati, non possiamo considerare solo una categoria. Bisogna individuare la fascia che accusa quel gap reddituale, ci stiamo lavorando. Negli anni ’70 alcune imprese versavano dei fondi per creare nidi aziendali, lo stesso potrebbero essere fatto per sostenere l’agenzia per l’affitto o gli interventi sull’abitare sociale".
Novità dal governo?
"Anche dal governo ci aspettiamo una risposta decisa, finora non è stato fatto molto, solo tagli. Abbiamo chiesto la regolamentazione degli affitti brevi, aiuti positivi possono essere l’assegnazione ai territori di immobili statali inutilizzati o il rifinanziamento di alcuni fondi".