Riportare la voce di Ezio Raimondi nel presente e mettere di nuovo in circolazione le sue idee sulla letteratura, la società, la scuola. Filosofo, saggista, critico letterario, professore di Letteratura italiana. Quella di Raimondi, nato a Lizzano cent’anni fa, era una logica di cultura aperta, diffusa, partecipata. Un padre calzolaio che lavorava a casa; e la maestra che convinse i genitori a fargli proseguire gli studi. Lo ha ricordato Simona Lembi, delegata alla Memoria della Città metropolitana presentando ‘I cento anni del lettore. Bologna per Ezio Raimondi 1924-2024’. Incontri e attività come i percorsi letterari, organizzati il 21 e 28 settembre, e il 12 e 19 ottobre, a cura di Loredana Chines, dal titolo ’Passeggiare per Bologna con Francesco Petrarca ed Ezio Raimondi’. O i due appuntamenti all’Accademia delle Scienze, martedì alle 16,30, con il convengo ‘Ezio Raimondi e l’Umanesimo’, presieduto da Ivano Dionigi; e il convegno, il 9 ottobre, sempre alle 16,30, dal titolo ‘Ezio Raimondi: la scena del lettore’. La Fondazione Gramsci ha organizzato per il 24 ottobre alle 17 alla mediateca Giuseppe Guglielmi l’iniziativa ‘Ezio Raimondi intellettuale europeo’, durante la quale interverranno Gian Mario Anselmi, Giuliana Benvenuti e Giovanni Baffetti. Il 29 ottobre inaugura a Palazzo Magnani la mostra ‘Ezio Raimondi: la biblioteca infinita’, che ripercorre le fasi più significative del percorso dello studioso, esponendo i materiali conservati nella biblioteca a lui dedicata del dipartimento di Filologia classica e Italianistica. La mostra è a cura di Marco Antonio Bazzocchi, Luca Di Nardo e Alberto Di Franco, sponsor della mostra, visitabile fino al 3 dicembre, è la Fondazione del Monte. Il 5, 12, 21 e 27 novembre, Bazzocchi condurrà quattro incontri (a cura de Il Mulino) sul mondo della scuola con interlocutori diversi: Marino Sinibaldi, Mariapia Veladiano, Paolo di Paolo e Rossella Ghigi. Al Modernissimo, il 31 ottobre, a partire da ‘La voce dei libri’ di Raimondi, Federica De Paolis, Bazzocchi e Vito Mancuso inviteranno alla lettura durante l’incontro ‘Leggo dunque sono!’. Lo stesso giorno, nella sala Stabat Mater dell’Archiginnasio si dibatterà del libro ‘Le buone letture di Ezio Raimondi’ (il Mulino). Si chiude il 29 novembre, sempre nella Sala dello Stabat Mater, con ‘Ezio Raimondi: l’eredità di un intellettuale europeo’, coordinata da Fabio Giunta con il sindaco Matteo Lepore, il rettore Giovanni Molari e la figlia di Ezio, Natalia Raimondi.
Amalia Apicella