Laboratorio Cybilla: chi sono le Femen di Bologna, tra vandalismi e lotta di genere

Il collettivo è nato all’alba della pandemia, ma è ‘sbocciato’ di fatto solo negli ultimi mesi. Le ragazze sono nel mirino per i danni al Conad di via Indipendenza e per il fantoccio della Meloni

Bologna, 15 novembre 2022 - Era il 10 gennaio del 2020, alle porte della pandemia, quando il collettivo Cybilla, costola femminista del Cua, si presentava. Il gruppo antagonista ha firmato più azioni in città dall’allentarsi delle restrizioni in poi, raggiungendo la ‘notorietà’ con il corteo di giovedì scorso, culminato con i vandalismi rosa alla Conad ospitata nel palazzo dell’ex Monte di Pietà di via Indipendenza e con l’ostensione di un manichino raffigurante la premier Giorgia Meloni a testa in giù dalla Garisenda.

Leggi anche Chi ha appeso il manichino di Giorgia Meloni

Le attiviste del collettivo Cybilla
Le attiviste del collettivo Cybilla

"Oltre a voler rievocare immagini dal passato, di streghe e donne clandestine, vogliamo anche proiettarci nel futuro attingendo da una cultura, quella cyborg, che supera ogni binarismo di genere, quello che speriamo nel nostro piccolo di riuscire a fare all’interno di questo nuovo spazio laboratoriale. Ecco perché il nome Cybilla!", si raccontavano le antagoniste su Facebook.

Due anni di Covid hanno impedito al gruppo, una quindicina di attiviste, di decollare. Poi sono ‘sbocciate’ d’un colpo, con iniziative contro la violenza di genere, a favore dell’aborto e anche per la gratuità degli assorbenti, facendosi riconoscere in più manifestazioni a fianco del più attempato Cua e nelle iniziative di Non una di meno. Al Rivolta Pride le ragazze di Cybilla sono le sospettate numero uno per la mega scritta fucsia ‘Acab’ sul muro esterno della caserma Panzacchi dei carabinieri; qualche tempo prima, durate la Split Parade a maggio scorso, avevano invece partecipato all’imbrattamento del selciato di San Pietro: sul marciapiede erano stati vergati con vernice rossa insulti contro il sindaco Matteo Lepore. Anche in zona universitaria hanno partecipato, sempre al fianco del Cua, a cortei e manifestazioni, volto coperto dal passamontagna e sotto, un po’ in stile Femen, soltanto natura. Sostenendo, sulle loro pagine social, le ultime occupazioni: quella breve allo studentato Beyoo di via Selio; e quella tutt’ora in essere nel palazzo di proprietà dell’Università in via Oberdan.

Inaugurazione del supercomputer Leonardo: Bonaccini invita Meloni

Non è un caso che per imbrattare Sapori e Dintorni sia stata usata della vernice rosa: un colore che ricorre, come un segno distintivo, in ogni evento a firma Cybilla. Adesso la Digos è al lavoro, tra video e immagini scattate quel giorno, per individuare organizzatori, autori e autrici del caos in manifestazione: alcuni tra coloro che hanno buttato giù dalla Garisenda il manichino della premier e tra i ‘verniciatori’ sono già stati identificati.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro