ZOE PEDERZINI
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Cronaca

L’addio a ’Ranuz’: "Siamo venuti per dirti grazie"

Oltre 400 persone al funerale di Riccardo Ranuzzi. Il parroco: "Giovani, siate testimoni del suo amore". .

Oltre 400 persone al funerale di Riccardo Ranuzzi. Il parroco: "Giovani, siate testimoni del suo amore". .

Oltre 400 persone al funerale di Riccardo Ranuzzi. Il parroco: "Giovani, siate testimoni del suo amore". .

Fiori e lanterne cinesi a forma di cuore, librate all’aria, per l’ultimo saluto a ‘Ranuz’. Questo il soprannome, dato dagli amici di una vita, a Riccardo Ranuzzi, il 19enne sanlazzarese morto, nella tarda serata di mercoledì, a Villanova, dopo essere uscito di strada, in una rotonda, mentre era a bordo della sua moto Aprilia. Più di quattrocento le persone presenti ieri al funerale in piazza Bracci: familiari, amici, ex compagni di scuola.

A prendere la parola, in chiesa, è stato il compagno della mamma di Riccardo: "Il tuo splendido sorriso continuerà a brillare in cielo. E guardando l’impronta indelebile dietro di te vogliamo dirti che ti sentiamo sempre vicino, come se non ci avessi mai lasciato. Sentiamo ancora la bontà del tuo sorriso. Ricordiamo con amore la tua grande passione per i motori, sentiamo ancora la tua voce quando commentavi con entusiasmo le partite della tua Juve. Non siamo qui riuniti per piangere, ma per ricordarti qui con noi. Grazie per averci mostrato il significato della bontà, grazie a chi ci è stato vicino in questo momento di terribile dolore, ma soprattutto grazie a te Riccardo per l’amore che ci hai donato". Un ricordo toccante, poi, è stato quello condiviso da uno storico amico di Ranuzzi, Mattia: "Ci siamo conosciuti quando avevamo più o meno tre anni, sei stato il mio primo amico alla materna e questo rapporto speciale tra noi non è mai cambiato, perché Riccardo è sempre stato un punto fermo nella mia vita, una di quelle persone che c’era sempre, in qualsiasi fase della vita. Non mi ha mai abbandonato e mi è riuscito a stare accanto anche quando sono stato male. Nell’ultimo anno e mezzo avevo visto in lui un cambiamento radicale: stava davvero vivendo la vita nella sua pienezza perché aveva conosciuto alcune persone, che sono qui con noi, che gli hanno fatto vivere la vita a pieno e che ringrazierò sempre".

Il parroco di San Lazzaro, don Stefano Maria Savoia, nell’omelia ha aggiunto: "State vivendo una fatica inaspettata che è entrata con violenza nelle vostre vite. Una fatica che non può essere messa da parte o alleviata con le parole. Non c’è risposta a quanto stiamo vivendo ed è difficile avere una visione dell’orizzonte senza il sorriso e il ciuffo di Riccardo nella quotidianità. Voi giovani, che siete riuniti qui, nel vostro dolore, a salutare un amico, vivete in una società che vi addita come incapaci di essere sensibili quando, invece, lo siete e lo state dimostrando. Siate, dunque, testimoni dell’amore di Riccardo, figli e figlie per i genitori di Riccardo".

Zoe Pederzini