
Simbolo di coraggio, si è spento lunedì a 62 anni. All’ospedale Bellaria arrivano. Djordjevic, Dallamora, Galanda.
L’ultima impresa di Willy Boselli: riunire Basket City, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Willy, 62 anni, ci ha lasciato lunedì. Willy era un tifoso Fortitudo, nonché il leader di Happy Hand, la rassegna dello sport inclusivo. Ieri mattina, davanti alla camera mortuaria dell’ospedale Bellaria, una lunga fila di persone. Cestisti, amici, tifosi (non solo della Fossa dei Leoni) che hanno voluto dire grazie a Willy. Willy era costretto in carrozzina dagli anni ’80, da quando, per l’asportazione di un angioma, era diventato tetraplegico. Il termine costretto, in realtà, è sbagliato. Perché Willy riusciva, col suo umorismo, a colorare le giornate più grigie. Sapeva far correre, virtualmente, chi magari aveva perso l’uso della gambe. Perché Willy era così: un fiume in piena. Un ottimismo dichiarato e, così facendo, aveva creato un circolo di amici, che lo avrebbe seguito ovunque. "Mi ha insegnato tanto", dice Marco Calamai, vice presidente Sg Fortitudo, allenatore e nel mondo della disabilità dagli anni ’90 col suo rivoluzionario progetto Overlimits. Ci sono le sorelle Marina e Graziana, mamma Rina: Willy riposerà al cimitero di Galliera, accanto a papà Aderamo. A Willy volevano bene tutti. Anche chi era rimasto oggetto dei suoi scherzi. Ricordate la prima volta di Zatti avversario della Fortitudo al PalaDozza? Il club degli Orfani accoglie Jack regalandogli una targa. Solo che è una targa vera, dell’auto di Zatti: smontata qualche ora prima della palla a due. Uno scherzo firmato Willy. Per rendere omaggio a Willy ci sono Aleksandar Djordjevic, che arriva da Milano, Andrea Dallamora da Cervia. C’è il consigliere federale Giacomo Galanda. E c’è Zatti, che anche se fosse stato a Santo Domingo, avrebbe lasciato il suo esilio dorato per salutare l’amico. E poi Daniele Albertazzi, Claudio Pilutti, Nino Pellacani e Lorenzo Sani, le altre menti di Happy Hand. E via via, tutti gli altri: Roberto, Luciano e Lorenzo Andalò, Stefano Attruia, Alberto Ballestra, Emanuele Rossano, Ugo Bartolini, Alessio Cantergiani, Eugenio Capone, Ugo Cavina, Mauro Di Vincenzo, Massimo Iacopini, Davide Lamma.
Alessandro Gallo