Bologna, furti in centro. Le due ladre hanno agito anche a casa Prodi?

Pedinate dalla polizia, le nomadi sono state arrestate in via Farini. Colpi con le stesse modalità di quello messo a segno nell'abitazione dell'ex premier

La Squadra mobile da mesi monitorava gli spostamenti di una delle due donne (Crocchioni)

La Squadra mobile da mesi monitorava gli spostamenti di una delle due donne (Crocchioni)

Bologna, 18 settembre 2018 - Una lastra, ricavata da un flacone di shampoo, fatta scorrere tra la porta blindata e l’infisso. Così, le due nomadi ladre d’appartamento di 25 e 19 anni, sono entrate, sabato mattina, in uno studio d’avvocato in via Farini. Fuori, però, c’erano ad aspettarle i poliziotti della Squadra mobile, che le pedinavano da un po’ e che le hanno arrestate. Un’effrazione messa a segno con le stesse modalità del furto a casa dell’ex premier Romano Prodi, avvenuto la sera del 20 aprile scorso. In quell’occasione, dallo studio delle immagini registrate dalla videosorveglianza di via Gerusalemme erano state individuate due nomadi. E da quel momento le indagini della polizia si sono concentrate in quell’ambito.

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Il sospetto degli inquirenti, quindi, è che almeno una delle due serbe possa essere in qualche modo collegata anche a quell’episodio. Un riscontro che toccherà accertare alla Scientifica, mentre le due donne sono alla Dozza, in attesa della convalida del fermo. Gli agenti della Squadra mobile, in particolare, da qualche mese monitoravano gli spostamenti della venticinquenne, pluripregiudicata per reati analoghi: la donna, con cadenza periodica, era solita arrivare in città, dove prendeva alloggio in b&b (mostrando una carta d’identità clonata) con complici sempre diverse, per consumare furti ‘mordi e fuggi’ in appartamento, scegliendo le zone più ricche della città, in particolare in centro.

Venerdì sera la venticinquenne, con la giovane ‘collega’, è tornata a Bologna, fermandosi in un b&b di via Martelli. Da qui è iniziata la ‘caccia alla donna’ della polizia. Gli agenti della sezione Contrasto ai reati contro il patrimonio, sabato mattina, hanno seguito le due nomadi nei primi brevissimi tentativi in due case in via de’ Toschi e in piazza Cavour. Poi, nello studio in via Farini, dove invece si erano trattenute cinque minuti. Di qui la scelta di entrare in azione, stringendo le manette ai polsi delle nomadi.

 

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