Ladre minorenni nei guai Nelle tasche ciglia finte

Due ragazze rumene di 16 e 17 anni colte in flagrante dalla commessa. Si rifiutano di restituire i prodotti di bellezza e arrivano i carabinieri

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VERGATO

Forse per vanità, forse semplicemente per noia hanno rubato unghia e ciglia finte da un negozio Tigotà di Vergato, poi si sono rifiutate di restituire i prodotti di bellezza sottratti. Due ragazzine, rumene, rispettivamente di sedici e diciassette anni, sono state denunciate per furto dai carabinieri della Compagnia di Vergato.

Le due, incensurate e senza alcun precedente di polizia, non hanno resistito alla tentazione di apparire più grandi della loro età. Queste, però, una volta arrivate nel negozio di prodotti cosmetici di Vergato, si sono accorte di non avere i soldi necessari all’acquisto dei prodotti ’beauty’ desiderati. A quel punto, hanno asportato dagli scaffali del negozio, sperando di non essere viste, due scatoline di ciglia e unghie finte. Le giovani straniere, però, che risiedono con le famiglie in zona, sono state prontamente scoperte dall’attenta commessa del Tigotà. Questa, prima dell’arrivo dei carabinieri ha cercato, pur senza riuscirci, di risolvere la cosa bonariamente, chiedendo alle due adolescenti la restituzione di quanto avevano rubato.

A fronte del loro rifiuto, prima, e alla restituzione della confezione vuota, dopo, la dipendente ha dovuto contattare le forze dell’ordine locali.

I militari si sono recati subito sul luogo del furto, ma le due ragazze non c’erano già più. Non si erano, però, spinte troppo lontano e sono state trovate e fermate a poche centinaia di metri dal negozio.

Di fronte ai carabinieri le ingenue ragazzine hanno restituito il tutto, giustificandosi per il loro gesto, dicendo che lo avevano fatto senza voler fare del male a nessuno e pensando che non fosse una cosa così grave. Al termine, le due minori, incensurate e senza precedenti di polizia, sono state riaffidate ai genitori. Ora rischiano un’accusa per furto aggravato in concorso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.

Zoe Pederzini

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