Scopre i ladri nella sua azienda, imprenditore picchiato a sangue

Aggredito a Medicina da tre banditi, 20 giorni di prognosi

Flavio Zaniboni, vicino dell’imprenditore aggredito

Flavio Zaniboni, vicino dell’imprenditore aggredito

Medicina (Bologna), 4 dicembre 2018 - Resta con il suo socio fino a tardi in azienda, poi, mentre sta per uscire si accorge che, dalla finestra sopra al portone d’ingresso, spunta all’improvviso la testa di un uomo incappucciato. A questo punto, l’imprenditore di 40 anni esce dal capannone, in via Fabbri, a Medicina, e cerca di capire cosa stia succedendo. Pochi passi fuori dall’azienda e tre banditi lo bloccano per colpirlo ripetutamente al volto, spaccandogli il naso.

È accaduto, l’altra notte, in un’azienda metalmeccanica della zona artigianale di Medicina: i malviventi pensavano non ci fosse nessuno all’interno dell’attività ed erano pronti a entrare in azione. Invece il titolare si era attardato con il suo socio per parlare di questioni legate all’impresa.

Ma le poche luci accese nel capannone avevano tratto in inganno i delinquenti, che pensavano di poter operare indisturbati. Sul posto, dopo l’aggressione, hanno effettuato un sopralluogo i carabinieri della tenenza di Medicina e i colleghi della Compagnia di Imola. L’imprenditore è andato al pronto soccorso dove i medici hanno refertato una prognosi di 20 giorni.

Ieri mattina l’uomo era in caserma a Medicina a raccontare l’accaduto. Pochissimi gli indizi a disposizione, dal momento che i banditi avevano il volto coperto. È lo stesso titolare a raccontare la disavventura: «Ho visto la figura di un uomo sopra al portone e sono uscito. Neanche il tempo di parlare che uno di loro mi ha bloccato e l’altro malvivente mi ha colpito ripetutamente alla faccia».

L’imprenditore è sorpreso di essere stato preso di mira: «Non so cosa volessero rubare: all’interno dell’azienda non c’è nulla di valore da portare via. Sono ancora molto spaventato. Ringrazio i carabinieri per il supporto e l’aiuto dopo l’aggressione». Il vicino di casa Flavio Zaniboni è preoccupato: «Anch’io là ho un magazzino con attrezzi e altro. Quindi siamo tutti possibili vittime dei ladri, che in queste settimane non stanno risparmiando il paese».

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