Casalecchio, scopre i ladri in casa. Tentano di investirla

Serata di terrore per una coppia: banditi fuggono su auto rubata. "Rubati 36mila euro"

La fotografia scattata alla Golf dei ladri dalla mamma di Alessio Adani

La fotografia scattata alla Golf dei ladri dalla mamma di Alessio Adani

Bologna, 21 gennaio 2019 – «Il ladro ha buttato a terra mia madre e l’avrebbe pure picchiata, se non fosse arrivato mio padre. Così non può andare avanti, due furti in un anno non sono accettabili». Alessio Adani abita a Casalecchio, in una strada al confine con Riale di Zola. L’altra sera, i genitori, di 57 e 59 anni, intorno alle 17.40, stavano rincasando dopo una passeggiata, quando hanno sentito dei rumori provenire dal giardino.

I suoi genitori hanno capito subito che si trattava di ladri?

«Sì, perché meno di un anno fa ci erano entrati in casa nello stesso modo, segando le inferriate. Quella volta, oltre ad aver rubato tutti i gioielli di famiglia, ricordi preziosi di mia madre per circa 36mila euro di valore, avevano anche distrutto tutto. Un disastro che aveva anche traumatizzato mia nonna, di 80 anni, che abita nell’appartamento sopra al nostro».

Questa volta cos’è successo?

«Mio padre è corso subito in giardino per cercare di fermarli, ma i due erano molto atletici e con un balzo hanno saltato un muretto di due metri. Mia madre però, che sapeva dove spunta la strada che avevano imboccato i due, ha cercato di fermarli raggiungendo quel punto e di fatto sono passati di lì».

E uno dei ladri l’ha aggredita.

«Mia madre aveva il cellulare in mano, perché voleva fotografarli. Dopo l’altro furto, non voleva che un’altra volta rimanessero impuniti. Quando ha visto uno dei due uscire da sotto la recinzione tagliata e raggiungere una Golf, ha iniziato a scattare foto. Non si era accorta che l’altro ladro era alle sue spalle e prima l’ha strattonata, per afferrarle il cellulare e poi l’ha buttata a terra. E stava per accanirsi su di lei, quando è arrivato mio padre da dietro, gridando. A quel punto ha raggiunto il complice in auto».

Non è finita però così.

«No, perché i due hanno imboccato una strada chiusa e hanno dovuto fare inversione. I miei genitori, assieme a un passante che si è fermato per aiutarli, si sono piazzati in mezzo alla strada per non far passare la macchina. Quelli, però, non hanno frenato. E li avrebbero investiti se non si fossero scansati all’ultimo momento».

Una foto però siete riusciti a farla?

«Sì, diverse. Una dell’auto, con la targa. E abbiamo scoperto che la macchina era stata rubata circa un mese fa. Proprio poco fa ho saputo che i carabinieri, che l’altra sera mio padre ha chiamato subito, l’hanno ritrovata abbandonata nella zona di Zola. I miei genitori sono riusciti anche a immortalare i ladri mentre fuggivano».

Come vi sentite adesso?

«Stanchi. Non bastano i cancelli, non bastano le inferriate... Abbiamo anche il cane da guardia. Ma queste persone non hanno scrupoli. Mia nonna, dopo il primo furto, non esce quasi più di casa. Mia madre è stata buttata a terra e malmenata. E dopo che ho postato le foto dell’episodio su Facebook, almeno una quindicina di persone mi hanno risposto di aver vissuto lo stesso incubo. Ma cosa si deve fare per essere sicuri a casa propria?».

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