Bologna, arrestato ladro seriale. Quattro colpi in 48 ore, era libero

L’uomo è stato bloccato in via Zanardi, da due agenti della polizia fuori servizio, mentre strappava il cellulare a una ragazza

Il ladro è stato fermato da due agenti fuori servizio (Foto d’archivio)

Il ladro è stato fermato da due agenti fuori servizio (Foto d’archivio)

Bologna, 3 settembre 2018 - Due agenti fuori servizio lo hanno visto in via Zanardi mentre tentava di strappare il cellulare dalle mani di una ragazza. Le urla della donna, però, hanno attirato l’attenzione degli agenti che sono intervenuti, nel pieno del traffico cittadino, districandosi tra le numerose auto che in quell’ora affollano la strada, bloccando e arrestando il ladro, un romeno.

L’uomo, stando a quanto scritto in una nota da Amedeo Landino, segretario provinciale del Siulp, in 48 ore aveva già commesso quattro reati differenti “tutti denunciati dalle forze di polizia”. Per il Siulp, quindi, questo particolare dimostra “la mancanza di incisività della norma e delle procedure”, che hanno permesso “ad un individuo con precedenti penali di girare liberamente ed indisturbato per la città”.

Per Landino, quindi, appare chiaro che “l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine rischia di essere vanificata da un sistema sanzionatorio ancora troppo vulnerabile – conclude Landino –. L’appello che facciamo è rivolto a tutti i Parlamentari e in particolare a quelli locali, affinché si trovi il giusto meccanismo giuridico che possa tutelare la vittima e comminare sanzioni che siano immediate e certe nei confronti dei delinquenti”.

Sull'argomento è intervenuto anche il segretario provinciale del Sap Tonino Guglielmi: "Nel complimentarci con i poliziotti che, liberi dal servizio, hanno arrestato un cittadino rumeno che aveva appena scippato una ragazza in pieno centro a Bologna, non possiamo non esprimere la nostra profonda preoccupazione per la progressione criminale mostrata dall’arrestato e per le dinamiche processuali ad esso legate. Questi, in meno di quarantotto ore ha commesso tre gravi reati, mandando anche in ospedale dei poliziotti, è stato ogni volta arrestato e immediatamente scarcerato e solo al quarto reato commesso in meno di due giorni è stato, finalmente, trattenuto in stato di arresto ed è stato disposto il giudizio per direttissima per la giornata di domani".

"È evidente come un sistema che permette ad un qualsiasi soggetto - continua il segretario - di commettere un numero di reati così elevato in così breve tempo rendendo, di fatto, quasi vano il lavoro dei poliziotti e degli organi di giustizia, deve essere rivisto nel suo insieme. Non solo si aumenta a dismisura lo sconforto e la frustrazione per chi è chiamato a dover garantire la sicurezza di tutti i cittadini che rischiano di essere inermi di fronte a questi personaggi, non solo vengono lasciati i cittadini esposti a persone senza scrupoli che se la ridono delle norme penali, ma viene meno il principio della certezza della pena e della sua applicazione in tempi brevi".

"L'attuale impostazione, frutto di scelte ideologiche e garantiste esclusivamente verso questi personaggi - dice Guglielmi -, mostra sempre più i propri limiti e la propria inadeguatezza a fronteggiarli, evidenziando come la mancanza di sicurezza avvertita dai cittadini che come Sap da anni denunciamo, anche quando tutti dicevano che andava “tutto bene” non sia una nostra invenzione ma una realtà vissuta e sperimentata ormai da tutti. È evidente come sia necessario non solo un cambio di rotta ed una evoluzione normativa da parte degli organi legislativi che, finalmente, stanno mostrando la giusta sensibilità e la giusta attenzione alle nostre battaglie, ma è necessario anche un cambio di mentalità per ridare dignità, fiducia ed efficacia all’operato degli operatori delle forze dell'ordine".

"Se, certamente, un elogio deve essere rivolto ai poliziotti che sono intervenuti - conclude -, e in questo confidiamo che il Questore saprà certamente riconoscerne i meriti, rimane alta la nostra preoccupazione poiché, nonostante l’impegno quotidiano e lo spirito di sacrificio dei poliziotti, questi non possono essere lasciati soli e senza strumenti, sia materiali che normativi". 

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