Ancora allerta arancione su gran parte dell’Emilia-Romagna, in particolare su Montagna emiliana centrale, Pianura reggiana, Pianura modenese, Costa ferrarese e Bassa collina piacentino-parmense. A Bologna, oggi, scuole e parchi ancora chiusi, grazie all’ordinanza emanata dal sindaco Matteo Lepore. È saltata anche la partita Bologna-Milan: la Lega Serie A ha ceduto all’idea di recuperarla più avanti, forse a febbraio.
Sull’Appennino Bolognese, situazione critica a San Benedetto Val di Sambro. A muoversi, dopo le violente precipitazioni di sabato notte, una vecchia frana: la decina di residenti erano già stati evacuati. Ma ieri mattina, con un movimento franoso che andava avanti di un metro e mezzo all’ora, le case hanno rischiato di scivolare via con la parete montuosa quando parte della frana, come si temeva, è scivolata giù fino al letto del fiume Sambro. A fare il punto il sindaco: "Tutte le forze presenti sul posto stanno lavorando per cercare di salvaguardare lo scorrimento del torrente Sambro, che è rimasto funzionante". Ad aiutare dopo l’alluvione anche i militari del Genio Ferrovieri di Castel Maggiore: sono intervenuti al Farneto, a San Lazzaro, per ricostruire una strada crollata che isolava vari cittadini e hanno, parallelamente, rimosso quattro ordigni bellici inesplosi che la piena dello Zena, a Pianoro, aveva riportato a galla. Sul fronte viabilità la situazione migliora a Sasso Marconi con la riapertura della ss64 Porrettana dopo il ripristino di una frana all’altezza de La Rupe. Ma la preoccupazione non passa, l’allerta continua.
Intanto, ieri a Palazzo d’Accursio ha tenuto banco la dura polemica politica. Il sindaco Matteo Lepore aveva prima accusato il centrodestra di governo, dai banchi del Consiglio comunale, di essere silente rispetto all’emergenza ("Nessun esponente di governo mi ha ancora chiamato") e di "tardare" con la dichiarazione dello Stato d’emergenza, con la conseguenza che i cittadini non possono iniziare le pratiche per chiedere i contributi di immediato sostegno. Nel pomeriggio, Lepore ha invece annunciato di aver ricevuto la telefonata del premier Giorgia Meloni. "Poco fa mi ha chiamato la presidente Giorgia Meloni – ha rivelato –. Ci siamo confrontati sull’alluvione che ha colpito Bologna e l’area metropolitana, su quanto è stato in questa settimana e sulla richiesta dello stato di emergenza. Mi ha assicurato massima disponibilità a collaborare con gli enti locali del territorio e con la Regione". Inoltre, "su sua indicazione avremo presto un confronto con il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci – ha anticipato il sindaco –. Ritengo la disponibilità offerta dalla presidente Meloni preziosa, sono sicuro sapremo collaborare mettendo al primo posto il bene della comunità territoriale bolognese".
Lepore ieri ha anche attaccato frontalmente Fratelli d’Italia, che ha presentato un esposto in Procura per accertare le responsabilità dell’alluvione del weekend scorso. "L’esposto dovresto farlo anche verso di voi, il governo e il generale Figliuolo, tutti dobbiamo assumerci la responsabilità". Infine la stoccata all’Agenzia regionale competente e ai Consorzi: "Cosa ha fatto chi doveva gestire i torrenti?".
Zoe Pederzini
Paolo Rosato