
Fulminacci sul palco ha cantato ’San Giovanni’, dove cita proprio Lucio Dalla
"È un premio che porta il nome di uno dei cantautori che ho ascoltato di più prima di intraprendere questo lavoro. In modo quasi inconscio, mi ha insegnato tantissimo." Così Fulminacci commenta la vittoria del Premio Ballerino Dalla 2025 per il percorso artistico, riconoscimento che arriva in un anno di grande crescita per lui: "Ricevere un premio al percorso artistico è una gratificazione immensa. È stato un anno importante: ho realizzato il tour più significativo della mia carriera, ho suonato per la prima volta in un palazzetto a Roma davanti a un pubblico numerosissimo. Ora sto tornando a scrivere, a creare qualcosa di nuovo. È un momento di grande trasformazione".
Il legame con Lucio Dalla è profondo e traspare anche nella sua musica. In ’San Giovanni’, che propone anche ieri sera, Fulminacci canta: "C’è Lucio Dalla per vederti ballare, ma non si può fare, c’è Lucio Dalla per sentirti cantare ma devo aspettare". "Io stesso uso tantissimo le sue canzoni per cantare e ballare – racconta– nei momenti intimi attorno a un falò, con la chitarra in mano. Oltre a essere il mio lavoro, ho anche questo ruolo nella mia compagnia: spesso tiro fuori qualche pezzo di Dalla perché sono brani eterni, che piacciono sempre a tutti, inequivocabilmente bellissimi".
L’incontro con la voce di Dalla avviene grazie al fratello, quando nella loro stanza ascolta per la prima volta Balla Balla Ballerino: "Da quel primo ascolto, è stato amore a prima vista, un amore che non è mai finito." Oltre a questo brano, Fulminacci cita tra i suoi preferiti Disperato erotico stomp, Cara e Telefonami tra vent’anni.
Riflettendo sull’eredità di Dalla e del cantautorato per le nuove generazioni, Fulminacci non ha dubbi: "I cantautori del passato hanno insegnato e continueranno a insegnare sempre tanto. Quelli degli Anni ‘70 rappresentano le fondamenta del pop contemporaneo, e questa matrice resterà sempre. Lucio ha sempre fatto ciò che voleva, è stato un vero trendsetter al di fuori delle mode. Le ha create, piuttosto. È stato una figura potente, sensibile, un esempio perfetto di cosa significhi fare musica nel modo giusto".