L’anno orribile dell’apicoltura "Zero miele"

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L’annus horribilis del miele. Il 2021 per gli apicultori di tutta Italia, e a questi non si sottraggono neppure quelli locali, verrà ricordato non come l’anno zero, ma proprio come l’anno ‘da zero’, laddove zero sta per i chili di miele prodotti da ogni singola arnia. "Una produzione media se prendiamo come esempio la nostra regione si attesta sui 20-25 chili l’anno, quest’anno per molti è stata zero letterale, talvolta 2-3 chili e, solo in rarissimi casi, si è arrivati a 5".

Insomma, un’autentica Caporetto, come spiega il presidente dell’Osservatorio Nazionale del Miele Giancarlo Naldi (nella foto), che motiva così la débacle assoluta del nettare d’oro. "E’ stata disastrosa la primavera causa la gelata tardiva dell’8 aprile che ha fatto perdere praticamente tutto l’acacia al nord e il miele di agrumi al sud, poi c’è stato vento per quasi tutto il mese di maggio che ha ancora una volta messo il bastone tra le ruote agli apicultori". Nel frattempo, è già pronto il programma del week end del miele che si svolgerà dal 17 al 19 settembre.

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