Bologna, l'attesa per l'arrivo della Meloni: pronto il maxi piano di sicurezza

Il 24 novembre il presidente del Consiglio sarà al tecnopolo per l’inaugurazione del supercomputer. Il dispositivo delle forze dell’ordine sarà potenziato. I collettivi: "Le daremo il benvenuto". Le femministe: "Il manichino? Clamore eccessivo"

Bologna, 13 novembre 2022 - Da un lato c’è un’indagine da mandare avanti alla svelta, dall’altro però tutta l’attenzione della città è già spostata al 24 novembre. Quando a Bologna arriverà il neo premier Giorgia Meloni per inaugurare il supercomputer Leonardo al Tecnopolo.

E se i collettivi, tornati tristemente alla ribalta, si dicono pronti "per dare il benvenuto al presidente del Consiglio", sono attesi nelle prossime ore i summit in Prefettura con istituzioni e forze dell’ordine per mettere in campo un maxi-piano di sicurezza. In Comune, per ora, intanto non si esprime particolare preoccupazione, peraltro la presenza di Meloni è ancora in dubbio per i tanti impegni internazionali di questi giorni.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

La spia rossa, manco a dirlo, si è accesa giovedì con i vandalismi in occasione del corteo non autorizzato ’Parade per una vita bella vol. 2’. "Giovedì eravamo tantissime – scrivono sui social le femministe del Laboratorio Cybilla, tra gli organizzatori della manifestazione insieme al Cua –, la prossima volta saremo di più: ci vediamo in piazza il 24 novembre all’inaugurazione del supercomputer Leonardo al tecnopolo. Ci saremo a dare il ’benvenuto’ a Giorgia Meloni e al nuovo governo!".

Nessun arretramento, dunque. Anzi, per Cybilla il clamore dopo l’ultimo corteo è eccessivo: "È stato appeso a testa in giù un manichino rappresentante Giorgia Meloni (...). E’ bastato un manichino per suscitare tanto clamore quando un manichino è ciò che ogni giorno nelle pubblicità viene fatto dei nostri corpi di donne".

La tensione, insomma, è alta ma dai palazzi della sicurezza mettono in chiaro: "Saremo pronti". Tradotto: un dispiegamento di uomini e mezzi in tutta la zona del tecnopolo e a presidiare i luoghi ritenuti maggiormente a rischio.

Una giornata campale, quella del 24, dove oltre alla Meloni sono attesi sotto le Torri la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che sbotta: "Credo – dice – che quando c’è un annuncio di un crimine, di un’azione illegale, ci siano forze di Polizia e magistratura che dovrebbero intervenire. Perché vietare o tentare di vietare o impedire la presenza fisica di eletti dai cittadini è in contrasto con i dettami della nostra democrazia. I collettivi parlano di intolleranza e fascismo, ma quello che non può essere consentito è proprio che a qualcuno venga impedito di esprimersi".

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