
Nella foto sopra, i cronisti e le croniste in erba della 1E di Molinella
Studiare la storia significa aprire una finestra su un mondo lontano, fatto di guerre, persecuzioni e conquiste. È quello che è successo a noi, studenti della classe 2F, quando, con la nostra professoressa Maria Laura Privitera, abbiamo affrontato il tema delle guerre di religione del Cinquecento. Eravamo convinti che fosse un argomento del passato, invece più lo studiavamo, più ci rendevamo conto di quanto fosse attuale.
Abbiamo cercato quindi di capire cosa significhi oggi professare una fede diversa in Italia, confrontandoci con chi ha credenze diverse. Dopo aver ripercorso la storicità delle guerre religiose, ci siamo concentrati sul presente, toccando la storia di Liliana Segre e l’antisemitismo e l’integrazione dei musulmani in Italia. Tra luci e ombre, esistono anche esempi positivi di inclusione, come a Bologna: dal 2 ottobre 2023, nelle mense scolastiche è stato introdotto il pasto halal, rispettoso dei precetti islamici.
Il Comune ha avviato una sperimentazione che coinvolge 72 scuole e permette agli studenti musulmani di richiedere un pasto conforme alla loro religione una volta a settimana. Questa iniziativa, nata su richiesta della comunità islamica locale, è stata accolta come un passo avanti verso una maggiore inclusione multiculturale e una convivenza più armoniosa.
Ma, nella quotidianità, come si vive la libertà religiosa? Lo abbiamo chiesto ad alcuni nostri compagni: Emily F. ha intervista Basma T., entrambe della 2F, di fede musulmana. Basma racconta di non aver mai vissuto episodi di discriminazione né di essersi mai sentita giudicata; al contrario sottolinea di aver sempre percepito rispetto da parte degli altri.
Parla del luogo di preghiera dove va con la famiglia durante le festività musulmane: un ambiente accogliente dove incontrare la comunità. Anche la madre di Basma, intervistata dalla figlia, conferma l’esperienza positiva.
Genny M. della 2F ha raccolto la testimonianza di Akram L., studente di terza, di origini marocchine e musulmana. Akram racconta di vivere la propria religione con serenità, pregando in famiglia e sentendosi rispettato da adulti e coetanei.
Dalla 2F arriva anche la voce di Lorenzo L., di origini cretesi e ortodosso. Per lui, la difficoltà principale è l’assenza di un luogo di culto a Molinella, ma racconta di sentirsi valorizzato nella sua identità culturale e religiosa. Durante le festività, insieme alla madre, va a Bologna per pregare nella chiesa ortodossa.
Infine, c’è il punto di vista di un compagno di classe non battezzato, che sottolinea come l’ambiente scolastico e cittadino sia aperto e rispettoso. Le testimonianze raccolte dipingono un quadro rassicurante di rispetto e accoglienza.
Classe 2F, professoressa Maria Laura Priviter IC di Molinella.