L’Ausl: "Nessun taglio ai servizi E le risposte saranno più rapide"

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Nessun taglio ai servizi. Così l’Ausl motiva la decisione di ricorrere ai dispositivi ’Poct’ per continuare a servire in modo capillare il territorio consentendo la normale operatività di tutti i presidi.

"Verrà garantita come sempre la funzionalità a pazienti e agli utenti esterni – spiegano i vertici dell’azienda – attraverso una riorganizzazione interna che, prevedendo l’utilizzo dei dispositivi diagnostici ’Poct’, consentirà risposte più rapide".

Tali dispositivi sono già in uso in diverse strutture, tra cui i servizi di Pronto Soccorso di alcuni ospedali, e al momento non hanno generato disagi, anche se inizialmente si temeva che vi fosse una discrepanza tra la misura svolta dal sistema automatizzato e quella eseguita dal tecnico di laboratorio.

"Le piattaforme da tempo in uso – prosegue la nota – sono state acquisite attraverso un importante investimento finalizzato proprio a garantire una migliore qualità dell’assistenza e a ottimizzare i percorsi di diagnosi e cura del paziente. Prossimità del servizio, tempestività del referto e della decisione medica sono i punti di forza di questa riorganizzazione che può sempre e comunque contare su una qualità del dato diagnostico controllato e validato da tecnici esperti del Laboratorio Unico Metropolitano. Ne è la prova l’utilizzo di tale tecnologia in setting assistenziali di Emergenza-Urgenza".

Resta anche il fatto che in questo modo si riesce a superare il problema delle soglie nazionali e regionali minime per mantenere un servizio che esegua misure precise e accurate dei vari parametri ematochimici senza dover ricorrere, per gli esami più comuni, ai ritardi dovuti al trasporto delle provette.

"La riorganizzazione in essere è funzionale per conformarsi ai requisiti di accreditamento regionali, a fronte del fatto che a Loiano, Budrio e Vergato l’utilizzo dei Poct garantisce il fabbisogno dei territori distrettuali".

L’Ausl, comunque, avvierà anche un confronto con le diverse sigle sindacali prima di rendere definitiva la decisione. Gli argomenti sono tanti, tenendo presente che il personale medico espresse un certo malumore quando il dispositivo venne introdotto nel pronto soccorso di Vergato negli orari in cui il laboratorio analisi non era funzionante.

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