L’autunno si apre con la Belle Époque

In attesa della mostra di Boldini a Palazzo Albergati,. Genus Bononiae propone. 20 opere di scultura e pittura

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In attesa dell’autunno, quando arriveranno nuove mostre, tra cui quella di Giovanni Boldini a Palazzo Albergati, la città dell’arte non chiude per caldo e anzi, le visite ai musei possono essere un modo intrigante per chi resta in città, per dedicarsi con più calma all’offerta culturale. All’artista ferrarese, di cui quest’anno ricorrono i 90 anni dalla morte, sarà dedicata una mostra dal 29 ottobre, che riunisce parecchie delle opere che lo hanno reso celebre, immortalando il fascino di morbide donne e Belle Époque. Dopo la bella mostra di Samorì ’Sfregi’, che ha aperto i battenti ad aprile (nonostante le restrizioni) e chiuso a luglio,a Palazzo Fava Genus Bononiae riapre con ‘Antico e moderno’, che fino al 12 settembre ripropone il dialogo tra i celebri cicli di affreschi dei Carracci (Giasone e Medea ed Enea) e una trentina di opere tra dipinti, sculture e incisioni provenienti dalla collezione della Fondazione Carisbo, alcune delle quali esposte al pubblico per la prima volta, per un confronto trasversale tra le epoche e gli stili, alla ricerca di affinità tematiche o formali tra le opere antiche, moderne e contemporanee. Oltre a un nucleo di undici incisioni di Giorgio Morandi, si vedranno infatti circa venti opere di pittura e scultura, tra Seicento e Novecento, esposte sulle pareti delle cinque sale del percorso di visita celebri per i fregi cinquecenteschi. L’orario di apertura è 11-19, dal martedì alla domenica Anche al MAMbo (che rimane aperto fino alle 21 il venerdì, il sabato, la domenica e i festivi) l’arte va avanti e propone la mostra ’Safe and Sound’ di Aldo Giannotti: si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive, spaziando dall’aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha nel campo della sicurezza, invitando a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a questi concetti. Negli spazi esterni dell’area Dumbo in via Casarini 19, si può vedere ’Warped Passages’ presentata da Virginia Bianchi Gallery. Si tratta una mostra in realtà aumentata e include sei opere virtuali delle artiste Martina Menegon, Lauren Moffatt, Rory Scott, Laura Shepherd, Alexis Zerafa e Alice Yuan Zhang. Alla P420 in via Azzo Gardino, infine, c’è tempo fino al 14 settembre per vedere la mostra Resonance di pittura Riccardo Baruzzi e Pieter Vermeersch, che esplora un aspetto comune della pratica dei due artisti, meno ovvio, a prima vista, rispetto alla materia pittorica, ovvero la dimensione sonora del loro lavoro attraverso una mostra e un album in vinile.

Benedetta Cucci

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