San Giovanni in Persiceto, sette in nero nella fabbrica tessile. Ecco come lavoravano

Sequestrata dai carabinieri l'azienda gestita da due cinesi

Fabbrica tessile (immagine di repertorio)

Fabbrica tessile (immagine di repertorio)

San Giovanni in Persiceto (Bologna), 14 novembre 2018 - I carabinieri della compagnia di San Giovanni in Persiceto, con i colleghi del Nas e del Nil e la municipale, hanno sequestrato ieri un’azienda tessile gestita da due cinesi di 54 e 45 anni a San Matteo della Decima, denunciando i due per il mancato rispetto della normativa sul lavoro nero e per lo sfruttamento di manodopera illegale.

Nella ditta che produce accessori per un marchio di moda di lusso bolognese, erano al lavoro sette operai, tutti in nero. Tra loro, una donna clandestina di 37 anni che aveva già avuto un provvedimento di espulsione e che è stata denunciata, come i due caporali. La fabbrica, dove gli operai lavoravano in condizioni insalubri, era già stata chiusa sempre a seguito di un controllo la scorsa estate ed è stata di nuovo sequestrata ieri. L’ammontare di sanzioni e sequestro è di un milione di euro.

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