
Appena saputo che la donna era incinta l'azienda ha annunciato il licenziamento
Bologna, 26 maggio 2025 – Lavoratrice incinta licenziata. Fa molto discutere la decisione dell’azienda I-Tech Industries di Granarolo. La segnalazione è della Fiom (Federazione italiana impiegati operai metallurgici) – Cgil di Bologna che rende noto quanto accaduto a una lavoratrice.
“Nell’azienda I-Tech Industries di Granarolo – scrive il sindacato – è avvenuto un episodio gravissimo: una lavoratrice incinta, al rientro dal periodo di assenza in cui stava intraprendendo il percorso di fecondazione assistita, è stata licenziata con la motivazione dell’esternalizzazione della sua attività. Come troppo spesso accade dopo il Jobs Act, quando si vuole mascherare un licenziamento illegittimo è stata data una motivazione di natura economica. L’azienda era infatti pienamente informata e consapevole dello stato della lavoratrice”.
La Fiom è prontamente intervenuta con l’azione sindacale e la lavoratrice in un primo momento è stata reintegrata. “L’aspetto più drammatico della vicenda – continua Fiom – però, è che l’azienda nei fatti non ha mai consentito alla lavoratrice di riprendere l’attività lavorativa. E, nel momento in cui ha ritenuto che la lavoratrice avesse avuto un'interruzione di gravidanza, ha comminato immediatamente un nuovo licenziamento”.
I-Tech Industries è leader nello sviluppo di tecnologie per il trattamento della pelle e il modellamento del corpo. Nel corso della sua storia, l’azienda ha studiato e divulgato scoperte scientifiche sulla pelle e sui suoi trattamenti. E ha fondato un comitato scientifico formato da un team di esperti.
“I-Tech Industries – dice Alessandro Caprara della Fiom-Cgil di Bologna – ha evitato qualsiasi confronto sindacale e non ci aveva informato di problemi economici o di riorganizzazione aziendale”.
Sulla vicenda interviene Stefania Mangione, avvocata della donna licenziata: “La lavoratrice intende impugnare giudizialmente il licenziamento discriminatorio”.
“Quanto accaduto – aggiunge Caprara – rende ancora più urgente e importante rafforzare le tutele di lavoratrici e lavoratori di fronte a comportamenti ed azioni prevaricatrici, discriminatorie e violente delle aziende che arrivano fino ai licenziamenti illegittimi”.
"Quanto emerge sul licenziamento di una lavoratrice alla I-Tech Industries di Granarolo dell'Emilia non suscita solo preoccupazione: genera profonda indignazione". Lo scrive sui social la consigliera regionale Pd, Simona Lembi.
"Se il contesto denunciato dalla Fiom verrà confermato, ci troveremo di fronte ad un fatto gravissimo – dichiara –. Una discriminazione intollerabile. Un limite è stato superato: quello della tutela fondamentale delle lavoratrici madri".
Alla lavoratrice coinvolta, aggiunge Lembi, "va tutta la mia solidarietà e il mio impegno a sostenerla. A stare dalla parte di tutte le donne che, proprio quando dovrebbero essere maggiormente tutelate, vengono discriminate sul posto di lavoro".
L’azienda è stata contattata per una eventuale replica. Replica che tuttavia, per il momento, non è arrivata.