PAOLO ROSATO
Cronaca

Lavori tram, la Verde deve correre "Appalto a fine anno o addio fondi"

L’assessora Orioli: "Solo così prendiamo i soldi del Pnrr. Timing impegnativo, cantieri dalla primavera 2024"

Lavori tram, la Verde deve correre  "Appalto a fine anno o addio fondi"

Lavori tram, la Verde deve correre "Appalto a fine anno o addio fondi"

di Paolo Rosato

Bisogna correre con la linea Verde del tram di Bologna: i lavori devono essere affidati entro il dicembre di quest’anno, i cantieri devono partire la prossima primavera e devono finire nel 2026. Il bastone è quello del Pnrr. Però il Comune è concentrato sull’obiettivo, il canovaccio è stato ribadito ieri nell’arco della presentazione della prossima fase della realizzazione della seconda linea della tranvia, dopo il deposito a Ferragosto del progetto definitivo. "Entro dicembre deve esserci l’appalto dei lavori, è la vera scadenza che deriva dalle risorse vincolate del Pnrr – ha dichiarato Valentina Orioli, assessora alla Nuova Mobilità –. Se non la prendiamo, non prendiamo il Pnrr e quindi è importantissimo rispettare il cronoprogramma che ci permetterà di arrivare alla cantierizzazione all’inizio della primavera del 2024".

Il progetto della verde in parte è stato modificato – stralciato il prolungamento fino a Castel Maggiore con percorso ridotto di quasi 700 metri, eliminato il parcheggio interrato in piazza dell’Unità –, ma "le linee essenziali rispettano quanto già ampiamente discusso con i cittadini durante l’elaborazione del progetto di fattibilità", ha assicurato l’assessora. La Verde, che "si farà", misurerà poco meno di 7 chilometri da via dei Mille (dove si incrocerà con la Rossa) fino alla stazione Sfm di via di Corticella. "Non faremo tagli a caso al progetto – ha ribadito Orioli –, ma modifiche frutto del lavoro di questi mesi". Sono partite anche circa 1.700 lettere di esproprio: ma per lo più, ha chiarito Orioli, si parla di servitù che interessano le facciate degli edifici o marciapiedi che che il Comune intende acquisire in modo da poter rifare anche quelli privati insieme alle proprietà pubbliche. Per farsi un’idea: l’affissione di un gancio per i cavi "può comportare l’invio anche di 40 lettere ad altrettante famiglie di un condominio", ha spiegato Giancarlo Sgubbi, dirigente di Palazzo D’Accursio. In questo mese si aprirà anche la Conferenza dei servizi, il luogo in cui tutti gli enti, ministero compreso, potranno esprimersi sulle variazioni proposte dal Comune.

Il cronoprogramma di Palazzo d’Accursio quindi, che in pochi mesi deve prevedere approvazione del definitivo, affidamento dei lavori, termine dei rilievi archeologici e quindi partenza del cantierone in primavera, resta "estremamente impegnativo", parola di Orioli. Per quanto riguarda l’impatto dell’opera, "certamente saranno abbattuti degli alberi, ma avviene sempre quando viene costruita un’infrastruttura così importante e il progetto prevede anche importanti compensazioni. Inoltre, dal punto di vista strettamente ambientale va ricordato che un’infrastruttura come il tram ‘fissa’ molte tonnellate di Co2 ogni anno e offre un contributo importante anche alla qualità dell’aria".

Orioli, che a Palazzo ha anche la delega all’Ambiente, ha anche riconosciuto che il sottopassaggio previsto in via Ferrarese "costa dei sacrifici in termini ambientali, lo sappiamo, ma è indispensabile per dotare anche quella parte di città di un assetto adeguato di mobilità". Intanto, mentre sono già in corso i lavori per la prima linea (la Rossa), in ballo c’è anche la Blu, che servirà punti nevralgici della città come il riqualificato, tra qualche anno, stadio Renato Dall’Ara. Ma la Blu è ancora "in fase di elaborazione il progetto di fattibilità tecnico-economica – ha riferito il capo del dipartimento Lavori pubblici, Cleto Carlini –. Abbiamo rallentato questa attività progettuale perché abbiamo la necessità di concentrarci sulla Verde", ha aggiunto Sgubbi assieme a Carlini. Insomma, bisogna correre sulla Verde, il Pnrr non può aspettare.