Lavoro e rischi da calore. Sanzioni per 158mila euro

Bologna, controlli a tappeto dell’Ispettorato del Lavoro: 36 ditte sotto la lente. Gli accertamenti nei cantieri edili e stradali e nelle aziende agricole.

Lavoro e rischi da calore. Sanzioni per 158mila euro

L’Ispettorato del Lavoro su. un sopralluogo. Nella foto piccola, Antonio Zoina

Bologna, 17 agosto 2024 – Diciotto sanzioni, emesse per non aver adottato misure adeguate a prevenire il ‘rischio calore’ per i propri dipendenti. E altre tredici per altre violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Per un totale di oltre 158mila euro di multe. Sono il bilancio dei primi dieci giorni di controlli che l’Ispettorato del Lavoro bolognese ha messo in campo in questo mese di agosto, per verificare il rispetto dell’ordinanza emessa dalla Regione, che prevede uno stop dei lavori nelle ore più calde del giorno, nei settori edili (compresi i cantieri stradali), agricolo e della florovivaistica. Gli ispettori, con la collaborazione dei carabinieri del Nil, hanno attuato controlli in trentasei aziende, dodici delle quali agricole. Non hanno soltanto verificato che, effettivamente, il lavoro degli operai si fermasse dalle 12,30 alle 16 come previsto, ma anche "se fosse stato approntato e messo in pratica un piano operativo di sicurezza, dove devono essere dettagliate misure di prevenzione e protezione dei rischi connessi alle ondate di calore", come spiega il direttore dell’Ispettorato del Lavoro per l’area metropolitana di Bologna, Antonio Zoina. La campagna, che andrà avanti fino al 31 agosto, vede impegnati anche i 15 ispettori tecnici di nuova assunzione, operativi dall’inizio dell’anno, coordinati dal capo processo vigilanza tecnica Maria Capozzi.

All’esito di questi primi giorni di controlli, il settore più ‘problematico’ è risultato essere quello edile: "Profili di irregolarità – spiega Zoina – sono stati riscontrati sul 70% delle aziende ispezionate e per 13 di esse, la metà del campione, le violazioni hanno interessato proprio la mancata osservanza delle disposizioni in materia di prevenzione dei rischi connessi alle ondate di calore, che possono incidere negativamente sullo svolgimento dell’attività lavorativa, provocando importanti conseguenze sulla salute, malesseri o anche infortuni". A tutte le aziende irregolari è stata interdetta la prosecuzione delle attività, con possibilità di ripresa solo dopo l’adeguamento del Piano operativo di sicurezza. In tre casi, in considerazione dello stato delle opere e della prossimità all’orario di stop, gli ispettori hanno disposto la sospensione immediata dei lavori. Per altre 5 aziende edili sono stati riscontrati profili di irregolarità diversi, relativi allo stato dei ponteggi, alla formazione e alle protezioni degli operai. Meno grave il quadro riscontrato nel settore agricolo, nel quale sono state accertate irregolarità per il 33% delle aziende esaminate. In un unico caso in relazione all’assenza nel Documento di valutazione del rischio da calore. In totale sono stati disposti sette provvedimenti (4 per aziende edili, 3 agricole) volti a prescrivere la rigorosa osservanza dell’ordinanza regionale e, soprattutto, di disporre misure minime di salvaguardia, come assicurare la disponibilità di acqua fresca e sali minerali, protezioni per il capo ed abiti leggeri e traspiranti di colore chiaro, pause a turno in luogo ombreggiato. Nel corso dei controlli sono stati anche diffusi dagli ispettori appositi opuscoli informativi.