L’avvocato: "Al lavoro per cambiare la legge La minore età non sia sempre un’attenuante"

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"Ho iniziato a lavorare, cercando un’interlocuzione con gli organi legislativi, per sviluppare una riforma specifica della normativa minorile, tesa a eliminare la messa alla prova per i minori autori di delitti tanto efferati e per la rivalutazione delle attenuanti, perché attualmente la minore età dell’autore del delitto è automaticamente un’attenunate". Così, l’avvocato Giovanni Annunziata (nella foto), legale dei genitori di Chiara, ha iniziato a porre le basi di quella riforma invocata da Vincenzo Gualzetti, dopo la condanna a 16 anni e 4 mesi dell’assassino di sua figlia. "Era il massimo della pena possibile e siamo soddisfatti – dice ancora l’avvocato Annunziata –. Ma questa condanna evidenzia un problema di fondo nella legislazione minorile, legata all’attenuante, un automatismo anche per fatti violentissimi come l’omicidio di Chiara, legata alla minore età dell’autore, su cui vale la pena iniziare a ragionare". L’avvocato ribadisce la soddisfazione per l’esito del processo: "Sono stato preoccupato fino alla fine – dice –. Ma la condanna è frutto del lavoro lucidissimo, delle indagini precise e tecnicamente inappuntabili del pm Simone Purgato e della procuratrice Silvia Marzocchi, a cui va un plauso".

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