Le associazioni alzano la voce: "Anticipare le riaperture a lunedì"

Ascom, Confesercenti, Cna e Confartigianato in campo: "Servono certezze, ci sono le condizioni per ricominciare"

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"I dati sui ricoveri e gli altri parametri mettono in chiaro come in Emilia-Romagna ci siano le condizioni per aprire ovunque: quello che chiediamo è di anticipare la data già a lunedì prossimo". Il commercio locale continua a vivere un momento nerissimo tra stop forzati e ristori poco consistenti, mentre Giancarlo Tonelli (direttore di Confcommercio Ascom) ribadisce: "Tutte le attività del mondo del terziario sono chiuse da troppo tempo - puntualizza –: c’è l’esigenza di farle ripartire, indipendentemente da quanto riguarda i ristori". Un appello vigoroso che viene anche da Loreno Rossi, direttore di Confesercenti: "Con i contagi da un lato che hanno la tendenza a migliorare e la campagna vaccinale che speriamo dovrebbe accelerare, crediamo ci siano le condizioni per definire la riapertura di tanti esercizi, su tutti i ristoranti, anche per quanto riguarda l’orario serale con un prolungamento del coprifuoco. E’ una necessità impellente per l’intera categoria".

"Noi da tempo sosteniamo come si possa svolgere questo tipo di attività in assoluta sicurezza – concorda Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato –. Questi presidi hanno anche un importante valenza sociale, basti pensare ai nostri borghi periferici senza punti di socialità". Claudio Pazzaglia, direttore di Cna, puntualizza: "Serve fare in modo che l’economia possa riprendere, dando certezze anche al consumatore, che in un territorio a macchia di leopardo non sa più come comportarsi". fra. mor.

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