
Reazioni a catena: "Ripercussioni pesantissime. Ma di certo noi non resteremo a guardare. Le imprese del territorio sapranno reagire".
"I dazi sono un elemento antistorico che ci porta indietro nel tempo". A dirlo è Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Bologna Metropolitana: alzano la voce tutte le associazioni di categoria, all’indomani dell’annuncio di Trump sui dazi al 20%. "Ora è necessario capire settori, cifre e categorie merceologiche coinvolte dai dazi e la portata di queste misure che non aiutano lo sviluppo, la coesione e la serenità, oggi più che mai necessari in un contesto di grande incertezza. Le nostre imprese sono preoccupate", ma sapranno reagire, cercando nuovi mercati, assicura Renzi. "Non staremo certo a guardare – prosegue –, cercheremo di fronteggiare la situazione con una accentuata sensibilità verso nuovi mercati e verso nuovi canali di commercializzazione".
"Nuove regole fiscali a livello di Unione europea e tassazione delle Big Tech, delle grandi compagnie che in Italia operano nel settore digitale e del commercio online – questa la risposta che, secondo Confesercenti Bologna, bisogna dare per rispondere ai dazi in arrivo dagli Usa".
Confesercenti insiste per una revisione urgente della tassazione dei colossi del web, sia in Italia che in Europa. "La mossa degli Usa deve spingere l’Italia e l’Unione Europea a cogliere l’opportunità per il varo di un sistema fiscale più equo e moderno – ribadisce Massimo Zucchini, presidente di Confesercenti Bologna –. Non siamo contro l’innovazione e non vogliamo la guerra commerciale. Chiediamo solo di garantire una concorrenza leale con le imprese del territorio". La decisione di Trump "avrà pesanti ripercussioni sull’Emilia-Romagna e in particolare sull’agroalimentare – dichiara Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna –, un comparto in cui è forte la presenza cooperativa. Gli Stati Uniti rappresentano un grande mercato per l’Emilia-Romagna: il valore dei prodotti esportati è di 10,5 miliardi di euro. I dazi faranno aumentare l’incertezza economica globale, che si scaricherà sui territori: l’Europa, il Governo nazionale e le istituzioni locali dovranno impegnarsi per sostenere la competitività delle imprese e la coesione sociale".
Grande preoccupazione esprime anche Confcooperative, che stima "per ogni 10% di calo dei volumi il rischio di perdita di 15mila posti di lavoro in tutta Italia". L’allarme arriva dal presidente Maurizio Gardini: "Come Confcooperative, siamo esposti per oltre 3 miliardi di esportazione verso gli Usa, quindi gli effetti di dazi possono essere direttamente pesanti, anche con una possibile riduzione di occupazione che in qualche misura abbiamo valutato".
"Un duro colpo per le produzioni di eccellenza del sistema agroalimentare bolognese – commento Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna –. Saranno colpite alcune filiere strategiche, a partire dal Parmigiano Reggiano e quella vitivinicola fino alle conserve vegetali e alle carni, con il rischio di ricadute soprattutto sulle aree collinari e di montagna dove si trovano molte aziende dei comparti lattiero-caseario e vitivinicolo. È necessario che l`Italia difenda i propri prodotti insieme all`Unione Europea".