"I residenti della frazione di San Giacomo del Martignone di Anzola? Sono cittadini di serie Z". A parlare è Tiziana Cannone, già presidente della consulta di frazione e dell’associazione dei volontari di San Giacomo.
"A prima vista, San Giacomo, immersa nel verde – dice Cannone –, diventa il sogno di chi si vuole allontanare dal cemento delle città vicine. Bella sì, per chi ama il verde e la natura. Purtroppo, la vita di tutti i giorni ha altre esigenze: trasporti, scuole, esercizi con beni di prima necessità. Da anni, dai primi anni Duemila, i residenti costituitisi anche in comitati, le associazioni presenti nella stessa frazione, hanno denunciato le forti carenze e i disagi quotidiani per chi abita nella frazione. Non ci sono mezzi pubblici di collegamento col capoluogo (Anzola) nonostante l’amministrazione comunale abbia tentato di tutto, compresa la navetta del ‘Prontobus’ a chiamata. Navetta, soppressa poi a causa del fatto che il numero delle false richieste superava quello dei servizi effettivamente svolti (eppure le tasse sono uguali per tutti)".
E la residente continua: "A San Giacomo non c’è un centro civico aggregativo per i residenti di tutte le fasce d’età. E ora ai residenti è stata tolta anche la possibilità di acquistare un quotidiano o una rivista. L’unico bar e unico esercizio nella frazione, che ha cercato di sopperire alle carenze strutturali, mettendo a disposizione dei residenti anche servizi di prima necessità, ha dovuto rinunciare alla distribuzione di giornali, libri ed altro".
"Penso di poter dire tranquillamente – afferma ancora Cannone – che i residenti di questa frazione non sono da considerarsi cittadini di serie Z e che hanno tutto il diritto di vivere dignitosamente nella frazione dove ora è solo presente un distributore automatico di latte. Non c’è altro, se non la voglia di continuare a farsi sentire per dare ai nostri figli e nipoti un futuro dignitoso nella frazione in cui vivono".
Pier Luigi Trombetta