’Le Pupille’, la corsa per l’Oscar continua

Il documentario di Alice Rohrwacher girato a Bologna fra San Luca, San Barbaziano e via della Braina è nella cinquina finale

’Le Pupille’, la corsa per l’Oscar continua

’Le Pupille’, la corsa per l’Oscar continua

Bologna goes to Hollywood. Naturalmente assieme ad Alice Rohrwacher, la regista toscana che in città ha girato Le pupille, il suo cortometraggio live action che il 12 marzo sarà in prima fila alla notte degli Oscar. Il piccolo film di 37 minuti, ambientato nel Pio Istituto Sordomute Povere in via della Braina, nella chiesa sconsacrata di San Barbaziano all’incrocio tra le vie Barberia e Cesare Battisti e infine lungo la salita di San Luca, è infatti entrato nella cinquina della sua categoria e si contenderà la statuetta con quattro film di quattro registi: An Irish Goodbye di Ross White & Tom Berkeley, Nattirkken (Night Ride) di Eirik Tveiten, Ivalu di Anders Walter e La Valise Rouge (The Red Suitcase) di Cyrus Neshvad.

La storia è quella di alcune ragazzine – molte interpreti sono bolognesi – che vivono in un collegio religioso durante la Seconda Guerra mondiale. Una storia che Rohrwacher aveva letto molti anni prima, in una lettera che la scrittrice Elsa Morante inviò al suo amico Goffredo Fofi per augurargli buon Natale. Pupille (quelle degli occhi, ma anche persone amate e preziose) è infatti "una parabola" in cui si racconta cosa avviene in un collegio, quando il Natale si avvicina, nei pensieri e nei gesti di piccole orfanelle rimaste sole con quattro suore guidate dalla madre superiora Rosalba (Alba Rohrwacher), durante un tempo di carestia e di guerra.

Quando una devota elegante innamorata Rosa (Valeria Bruni Tedeschi) porta una zuppa inglese, ecco che si accendono i desideri puri. Le bambine obbedienti non possono muoversi, ma le loro pupille possono ballare la danza scatenata della libertà. "Dedico la nomination all’Oscar alle ‘bambine cattive’ che cattive non sono affatto e che sono in lotta ovunque nel mondo", ha dichiarato la regista quarantunenne all’Ansa.

E intanto luoghi speciali della nostra città sono ancora di più sotto gli occhi del mondo. Per la regista, quando venne in città per dei sopralluoghi, fu amore a prima vista. "Quando mi sono trovata nel Pio Istituto Sordomute Povere in via della Braina– ci aveva raccontato a dicembre –, non ho avuto dubbi, sarebbe stato quello il mio collegio, ho immediatamente immaginato tutto". E da un anno vive sotto le Torri anche l’illustratore della locandina del film, l’argentino Fabian Negrin.

L’escalation delle Pupille, applaudito al festival di Cannes, distribuito su Disney+, prodotto come tutti i suoi film da tempesta di Carlo Cresto Dina con il premio Oscar Alfonso Cuaron e Gabriela Rodriguez di Esperanto Filmoj, è stata avvincente. Chissà se la regista starà festeggiando con una degna zuppa inglese, dolce simbolo del ricettario bolognese, che ha portato davvero fortuna.

Benedetta Cucci

(Altro servizio in Nazionale)

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