Le sfide dell’agricoltura Focus sulla forestazione "Salvaguardare i boschi e rilanciare la montagna"

Alla cerimonia per il 216° Anno Accademico dell’Accademia di Agricoltura sono stati presentati gli obiettivi per il 2023. Il presidente Cantelli Forti: "Dobbiamo avere cura dei nostri alberi".

Le sfide dell’agricoltura  Focus sulla forestazione  "Salvaguardare i boschi  e rilanciare la montagna"

Le sfide dell’agricoltura Focus sulla forestazione "Salvaguardare i boschi e rilanciare la montagna"

di Giorgia De Cupertinis

Dalle "antiche e robuste radici", fino al germogliare di nuove sfide. È un lungo percorso quello celebrato durante la cerimonia d’inaugurazione del 216° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, che ieri sera ha riempito, per l’occasione, la sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio. E dove, durante l’evento, il generale Antonio Pietro Marzo, comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei carabinieri e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, sono stati insigniti del titolo di Accademico Onorario con la consegna della storica medaglia accademica e della pergamena celebrativa.

"Il primo nemico dell’immigrazione legale è l’immigrazione illegale. E i nostri imprenditori agricoli vogliono flussi che siano garantiti, magari anche con accordi bilaterali o multilaterali che permettano di formare i lavoratori e integrarli nel minor tempo possibile. Non si deve incentivare l’illegalità per arrivare alla soluzione dei problemi, ma appunto la legalità – conferma il ministro – e su questo il nostro governo sta lavorando puntualmente, per l’organizzazione di flussi che sono previsti dalle norme da tempo e che invece, proprio a causa di un’immigrazione sconsiderata e illegale, non hanno potuto svolgere il ruolo per cui erano stati pensati".

È stato poi il presidente dell’Accademia Nazionale Agricoltura, Giorgio Cantelli Forti, a riavvolgere il nastro di una storia lunga oltre due secoli. "Sono 216 anni – precisa – che l’Accademia è presente con la sua attività sui problemi del momento, continuando a rappresentare una guida verso l’innovazione e la cultura. Quest’anno sarà dedicato alla forestazione: il problema non è piantare alberi, ma mantenerli e averne cura". La conservazione dell’ambiente, infatti, parte dal rilancio della montagna, dei boschi "e i territori possono trarne beneficio a livello turistico, economico e anche ambientale perché boschi curati assorbono meglio la Co2". Un esempio concreto è quanto l’Accademia sta facendo, in sinergia con Fondazione Carisbo e carabinieri forestali regionali, nello sviluppo del ‘Progetto Appennino’, "che ha portato alla rinascita di uno storico castagneto a Granaglione sulla montagna bolognese".

Oggi il castagneto "è divenuto il primo Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale in Emilia-Romagna". Fa eco il generale Pietro Marzo, che ha voluto sottolineare "l’importanza delle foreste nel garantire gli equilibri ambientali planetari e il ruolo che possono avere nel contrastare le criticità ambientali, sanitarie ed economiche globali, tenendo conto dell’azione quotidiana di cura, prevenzione e tutela svolta dai carabinieri forestali nel settore. Questa azione quotidiana è caratterizzata dalla filosofia dell’agire localmente e pensare globalmente. Tutte le attività contribuiscono in modo incisivo a perseguire gli obiettivi che l’agenda mondiale ha posto come priorità assolute per salvare il pianeta".

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