
Dal sindaco al cuoco delle Feste dell’Unità di 95 anni, il coro: "Basta massacri"
"Quella del governo israeliano è una manifesta violazione della legalità internazionale. Noi siamo i difensori dell’ordine, loro i criminali del diritto internazionale. Dobbiamo chiedere scusa e avere il coraggio di piangere di fronte a quello che sta succedendo, senza vergognarci". Ci sono volute queste poche parole di Flavio Lotti, coordinatore della Marcia della Pace Perugia-Assisi, pronunciate alle 15 di ieri pomeriggio davanti alla collina del Poggiolo a Monte Sole, per galvanizzare il popolo di pacifisti. Il folto corteo di partecipanti alla marcia è arrivato alle 13 a Monte Sole. Ma tanti altri gruppi erano arrivati alla spicciolata sin dalle prime ore del mattino, come Sergio Nottoli, 95 anni, storico cuoco di tutte le feste dell’unità da più di 50 anni. Prima di Lotti erano stati Alessandro Bergonzoni, il popolare comico e drammaturgo, Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, e Matteo Lepore, sindaco di Bologna, ad entusiasmare il popolo della pace cotto dal sole.
"Faccio appello a tutta la politica italiana – ha chiesto Lotti – facciamo partire le portaerei Garibaldi, Cavour e Trieste piene di aiuti, mettiamoci sopra anche Crosetto e Meloni e andiamo a salvare questa povera gente, a mettere in salvo i bambini e le bambine di Gaza. Basta divisioni, basta individualismi, dobbiamo esserci tutti". Appassionato l’intervento di Alessandro Bergonzoni: "Ci dobbiamo vergognare per quanto sta succedendo a Gaza. E se siamo qui è anche per chiedere scusa a tutti i bambini e le bambine rimasti colpiti dalle armi che noi stessi abbiamo dato a Israele e che tra qualche giorno saremo costretti ad accogliere al centro di Vigorso a Budrio o all’Ospedale Rizzoli per curare le loro ferite".
"Le istituzioni nazionali e internazionali ascoltino il grido che viene da Monte Sole – ha affermato Lepore –. Un grido che è anche un monito anche per le democrazie occidentali che ritengono di risolvere con la guerra le controversie internazionali. Il governo italiano sappia che mobilitarsi è un momento di partecipazione e non di eversione contro lo Stato".
Sin dal primo mattino a Monte Sole erano presenti le religiose e i religiosi della Piccola Annunziata fondata a pochi chilometri di distanza, a Casaglia, da Don Giuseppe Dossetti. "Siamo qui per la pace e per la situazione di Gaza, per tutti questi morti piccoli, per i bambini", dice suor Teresa. La situazione a Gaza tocca particolarmente le dossettiane, che hanno una piccola comunità in Palestina, vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Francesco arriva invece da Falconara Marittima, in provincia di Ancona: "Sono stato obiettore di coscienza con la Caritas, salii a Monte Sole con Dossetti e gli altri nel 1994. Oggi sono un delegato Cgil, iscritto all’Anpi, elettore Pd. Sono stato a Hebron qualche anno fa, senza arrivare a Gaza capisci l’umiliazione dei palestinesi. L’esercito israeliano sta facendo un genocidio".