
Legacoop: un sostegno alle tesi migliori
"Un premio legato alla memoria ma capace, allo stesso tempo, di disegnare il futuro". Queste le parole di Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale e Fondazione Barberini, in occasione del premio ’Luciano Calanchi e Adriano Turrini’, promosso da Legacoop Bologna con Fondazione Ivano Barberini e Fondazione Unipolis, con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana, della Regione e dell’Università. Un riconoscimento destinato alle "migliori tesi a tema cooperazione". A Marco Lomuscio, 29 anni, originario di Monza e laureato a Trento, è stato consegnato un assegno di 5mila euro per la sua tesi di dottorato ’Going collective: Italian worker takeovers’, dedicata ai workers buyout (cooperative fondate dai dipendenti per salvare imprese in crisi). A Stefano Tortorici, 27 anni, laureato all’Università di Bologna, è andato un assegno di 3mila euro per la sua tesi di laurea magistrale ’Piattaforme cooperative. Organizzazione del lavoro e democrazia radicale nel XXI secolo’. Infine, ad Antonietta Troisi, 28 anni, ricercatrice dell’Università di Bologna originaria di Siena, è andato un assegno di 15mila euro per la ricerca internazionale comparata dal titolo ‘Le operazioni di Workers Buyout tra diritto cooperativo e diritto dell’insolvenza’. "Essere qui significa mantenere vivo il ricordo di nostro padre e il suo impegno di tutta la vita - spiega Alberto Turrini, figlio di Adriano -. Farlo premiando le nuove generazioni è un’emozione in più. Mio padre viveva lo spirito cooperativo come qualcosa che andava oltre l’aspetto professionale". Così anche Fabio Angelini, nipote di Luciano Calanchi: "Importante che venga ricordata la sua dedizione: alla cooperazione ha dedicato ogni sforzo e attenzione". Presenti anche Pierluigi Stefanini presidente della Fondazione Unipolis, Rita Ghedini, presidente Legacoop e il sindaco Lepore.
Giorgia De Cupertinis