Legalizzazione della cannabis, quattro consiglieri si schierano: "Il consumo c’è, non va ignorato"

I dem Santori e De Martino, con Begaj e Larghetti, alla fiera della canapa

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A poche ore dal gesto simbolico del consigliere comunale dem di Milano Daniele Nahum, che ieri ha fumato marijuana davanti a Palazzo Marino, arriva l’elogio dei ‘colleghi’ di Bologna che rilanciano e riportano nell’agenda il tema della depenalizzazione della cannabis. Sfatare i ’tabù delle canne’ e portare "dentro le sale di un Consiglio comunale" un tema come quello dell’antiproibizionismo e della legalizzazione della cannabis, in particolare quella terapeutica, rimasto "fuori dalle dinamiche locali perché si pensa subappaltabile a livello nazionale o addirittura europeo".

È l’obiettivo dei consiglieri di maggioranza Mattia Santori e Meri De Martino (Pd), Detjon Begaj e Simona Larghetti (Coalizione civica), che ieri pomeriggio hanno preso parte a un evento all’Indica sativa trade, la fiera dedicata alla canapa legale in scena all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno fino a domenica. ’Città antiproibizionista. Le politiche locali per la riduzione del danno e un’azione non repressiva’, questo è il titolo dell’incontro in cui hanno dialogato con Antonella Soldo, project manager del movimento ’Meglio legale’ promotore del referendum sulla legalizzazione della cannabis.

Non solo una questione di ‘canne’, secondo Santori, ma anche di alleviare le sofferenze dei malati gravi: "Dobbiamo riconoscere che il consumo esiste e che c’è una questione terapeutica che ancora non viene affrontata – spiega il consigliere comunale – è una bugia che i malati debbano fumarsi le canne. Noi abbiamo pazienti che soffrono di tremori e dolori costanti che non hanno altre alternative se non soffrire. Non possono curarsi. Servirebbero tonnellate di cannabis terapeutica quando ce ne sono alcuni quintali".

E a proposito del referendum, recentemente bocciato dalla Corte costituzionale, i consiglieri parlano di "grande delusione". Secondo Larghetti, "il rifiuto era eccessivamente politicizzato" e annuncia: "Ci batteremo nelle sedi che sono nostre, quelle del Consiglio comunale, per chiedere al governo di procedere per applicare la volontà popolare".

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