
Il primo cittadino si è impegnato su spazi, nuova palestra e trasporti
Il giardino del liceo Sabin si trasforma in un’arena per un confronto tra gli studenti del plesso di via Matteotti e il sindaco Matteo Lepore, affiancato dall’assessore alla Scuola, Daniele Ara. Incontro che arriva a seguito del compromesso pattuito con gli alunni, che hanno trasformato l’occupazione ("che è una stagione della vita", sottolinea il primo cittadino) in autogestione. Al centro dell’assemblea, i liceali e rappresentanti degli studenti illustrano le "problematiche che la nostra scuola vive", chiedendo "risposte e soluzioni concrete".
Ai container "deprimenti" in cui seguono le lezioni alcuni classi, alla carenza di spazi ("ci sono classi senza fissa dimora", tuonano gli studenti) alla necessità di una nuova palestra, visto che il liceo è anche a indirizzo Sportivo. E il sindaco promette: "Siamo intenzionati a realizzare un’ulteriore palestra. Questo è un impegno che prendo con voi. Stiamo individuando un’area esterna e andremo a demolire una parte del vecchio deposito di autobus, sia per le aule sia per la nuova palestra. Per farlo – prosegue – inseriremo nel piano investimenti della Città i fondi". Dunque, luogo e tempistiche sono ancora indefiniti, perché la costruzione deve "essere inserita in planimetria". In più, "vorremmo confrontarci con voi sull’opportunità di utilizzare anche il Dopolavoro ferroviario – aggiunge Lepore –. Sono tanti ettari e se c’è un luogo dove investire è tutto quello che di già cementificato abbiamo alle spalle". L’idea è di "investire in quest’area per creare un polo – sottolinea Ara –, ci vorranno anni, ma darà stabilità all’istituto".
Gli alunni, la maggior parte dei quali vive e arriva da fuori città, chiedono rassicurazioni anche sul trasporto pubblico e sui lavori del tram che arriveranno davanti alla scuola. Su questo, il sindaco ci mette la firma, letteralmente: firma infatti un documento dove si impegna a mantener fede alle promesse su spazi, aule e palestra, anche ad assicurare "tutele nel corso dei lavori del tram in via Matteotti, riducendo al minimo ogni disagio causa da inquinamento acustico e dalla congestione della strada", come recita il foglio. Al fianco degli studenti, la dirigente del Sabin, Rossella Fabbri: "I ragazzi vogliono essere protagonisti ed essere sicuri che le promesse siano mantenute. Io sono soddisfatta". Quando è saltata l’ipotesi Polo dinamico, "ci hanno promesso di restaurare una parte attigua alla scuola. dove "c’è il museo di Tper – aggiunge –. Ma i lavori vanno a rilento".
Mariateresa Mastromarino