ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Lepore ’prenota’ il bis: "Tanti sacrifici per il tram, ma arriveremo alla meta come ha fatto il Bologna"

Il sindaco fa il bilancio di tre anni di mandato: "Mi scuso per i disagi dei cantieri, ma a giugno 2026 finiamo. Ci batteremo col governo per la fermata al Pilastro" .

Il sindaco Matteo Lepore e i suoi assessori ieri nel padiglione Filla in Montagnola

Il sindaco Matteo Lepore e i suoi assessori ieri nel padiglione Filla in Montagnola

Matteo Lepore prenota il bis. "Mi ricandido", dice alla presentazione del maxi-bilancio dopo tre anni a Palazzo d’Accursio, guardando all’orizzonte 2027, quando si tornerà a votare per le elezioni Comunali. Al centro, neanche a dirlo, il tema infrastrutture, con il tram croce e delizia del suo primo mandato. Tant’è che "tra qualche settimana arriverà una copia del nuovo tram con la livrea rossa e oro scelta dai cittadini, e verrà esposto accanto a un vecchio mezzo che chiederemo a Tper", annuncia il primo cittadino, ricordando che da settembre si organizzeranno anche visite per le scolaresche.

"Dopo tanti anni di sacrifici il Bologna calcio ha vinto la Coppa Italia. La nostra città sta vivendo un’esperienza simile e festeggerà la sua Coppa: tanti sacrifici e impegno, ma dall’anno prossimo si comincia a vedere la fine di un campionato che possiamo vincere con la fine dei cantieri per il tram", dice fiducioso Lepore. Poi scherza: "Io come Italiano? È lui che deve firmare il contratto, io resto l’ho già detto...".

Con la giunta (quasi al completo) Lepore racconta la città attraverso 25 luoghi simbolo prima e dopo i lavori. Non a caso sceglie come location per fare il sunto di quanto fatto, Filla, la nuova opera dell’architetto Mario Cucinella in Montagnola: "In questi tre anni abbiamo fatto opere che nelle amministrazioni precedenti si facevano in almeno un mandato e mezzo, due mandati. Oltre alle due linee del tram che termineremo entro giugno 2026, abbiamo dato il via a un piano per l’abitare, uno per le scuole, creato nuovi spazi pubblici, dato il via alla rigenerazione urbana di aree dismesse da anni, aperto case di comunità", dettaglia Lepore.

E per dare l’immagine plastica del bilancio di questi tre anni, l’amministrazione ha messo online il sito che racconta le tante trasformazioni della città: il cinema Modernissimo, piazza Lucio Dalla, i binari del tram in via Ugo Bassi, le piste ciclabili legate alla Città 30 e altri piccoli e grandi interventi.

IL TRAM E IL PASSANTEDei disagi dei cantieri "mi scuso", dice il sindaco, ma promette il rispetto della tabella di marcia: "Saremo in grado di riconsegnare le strade ai cittadini entro l’estate 2026. Dobbiamo finire entro giugno". Nota dolente, lo stallo del Passante che rischia di fermare la linea rossa a San Donnino, visto che in prossimità del ponte s’intersecano le due opere. Lepore, però, butta la palla nel campo del governo: "Bisogna che sblocchi il Passante. C’è un progetto che dev’essere realizzato e l’esecutivo ci deve mettere nelle condizioni di farlo, è un diritto dei cittadini del Pilastro avere la fermata del tram e noi ci batteremo per questo". Ma è chiaro che al 2026, se l’allargamento di tangenziale e autostrada non si schioderà dal lotto zero, sarà (quasi) una mission impossible.

PONTE LUNGO E GARISENDABuone notizie sul Ponte Lungo: "Quest’anno finiamo i lavori", mentre nel 2028, come anticipato, "finiremo quelli della Garisenda, prima di quanto si prevedeva. Gli impegni che ci prendiamo siamo in grado di rispettarli", assicura Lepore spiegando che l’obiettivo di mandato è "la rivoluzione del trasporto pubblico" a Bologna, che renda più fruibile il servizio. "È un obiettivo che l’amministrazione ha da oltre 40 anni".

VERSO IL 2027Sul malcontento dei cittadini, relativo per lo più ai disagi dei cantieri, la prende con filosofia: "Qualche ‘nome’ me lo prendo, ma per lo più sui social. Di persona mi chiedono pareri e informazioni", racconta Lepore. Obiettivo, comunque, raccontare quanto fatto sotto le Torri. Da qui, rilancia gli incontri coi cittadini in sei consigli di Quartiere, il primo oggi, alle 18.30 al Baraccano, sede del Santo Stefano. Non solo. Verrà distribuita una pubblicazione del bilancio di metà mandato, "Bologna fa per me", che si apre con una lettera indirizzata ai bolognesi che parte proprio con le scuse per il caos cantieri.

"Potevamo disfare e rifare quello che si era programmato nei mandati precedenti, ma abbiamo scelto di andare avanti, modificando i progetti in itinere, prendendoci le nostre responsabilità, ascoltando e facendo anche passi indietro come per il caso delle scuole Besta", dice Lepore. Qualcosa non è andato nel migliore dei modi? "Abbiamo lavorato per migliorare il tram, ma c’erano cose che forse si potevano fare, con più ascolto, nei mandati precedenti", spiega guardandosi indietro. Per quanto riguarda le delusioni di questi tre anni, invece, si rivolge al governo che "ha tagliato le risorse agli enti locali, come ad esempio il fondo per le manutenzioni stradali".

RIFIUTI E SICUREZZANon manca, sul finale, un moto d’orgoglio per la gestione dei rifiuti ("la raccolta differenziata ha toccato il 73%, siamo al primo posto tra le città italiane con più di 200mila abitanti") e l’impegno sulla sicurezza, dalla Bolognina a Piazza XX Settembre alle nuove telecamere, rinnovando l’invito al ministro Matteo Piantedosi affinché tratti "Bologna come le altre grandi città".