All’indomani delle critiche apparse sul New York Times, il sindaco Matteo Lepore, ospite ieri mattina di Omnibus su La7, ha dettato la sua ricetta per evitare la gentrificazione delle città d’arte e il fenomeno dell’overtourism. Per Lepore occorre ridare ai sindaci i poteri per la programmazione nel commercio, cosa finora possibile solo per i piccoli comuni.
"Voglio dirlo a tutti gli italiani – ha ammonito Lepore – i buoi sono scappati vent’anni fa, ed è inutile che adesso noi diciamo che occorre limitare, fare, brigare; è successo vent’anni fa, dovevamo accorgergene molto prima. È ovvio che nei nostri centri storici ci sono tutta una serie di presenze che adesso occorre rimodificare. Le due parole chiave che io vi do sono: autenticità e qualità. L’autenticità si preserva facendo impresa, promuovendo imprese sane che non abbiano infiltrazione di capitali con riciclaggio nelle grandi città, grande tema che nessuno tocca, ma assolutamente fondamentale perché tutti quei posti di cui si parla, sono posti che spesso dietro hanno soldi con riciclaggio di capitali sporchi".
Questo è il vero problema, secondo il primo cittadino, perché "il dumping nel commercio, soprattutto dopo il Covid, lo fanno quelli che hanno i soldi. Occorre difendere le città con politiche contro il riciclaggio mafioso, ma a livello nazionale e poi ridare ai sindaci la possibilità di fare programmazione perché se vogliamo autenticità e vogliamo qualità dobbiamo migliorare i servizi".
Lepore infine, non ha risparmiato un duro attacco al governo sul tema del sovraffollamento turistico. "Per affrontarlo bisogna innanzitutto aver voglia di mettersi contro delle lobby – ha speficato il sindaco –, perché ormai chi gestisce gli affitti brevi a livello nazionale fa parte di una categoria. Questo è un governo che vuole lisciare il pelo a tutti quanti, non si assume mai delle responsabilità e quindi scarica ai sindaci la gestione, ma senza dare loro nessun potere nuovo".