ZOE PEDERZINI
Cronaca

Erba troppo alta in campo, l’Ozzanese perde a tavolino: “Basta, andiamo a giocare altrove”

Il presidente della società di calcio furibondo con il Comune: “I giocatori sono corsi a casa a prendere i tagliaerba, ma non è servito”

Il degrado del campo sportivo dell'Ozzanese e il presidente della società di calcio, Giuseppe Genova

Il degrado del campo sportivo dell'Ozzanese e il presidente della società di calcio, Giuseppe Genova

Ozzano Emilia (Bologna), 15 maggio 2025 – Separazione in vista tra l’Ozzanese Calcio e il campo da gioco in gestione al Comune di Ozzano. Effetto del caos avvenuto prima dell’ultima partita. La squadra, infatti, non ha potuto disputare la gara in programma, e l’ha persa ‘a tavolino’, perché l’erba era talmente alta che giocare sarebbe stato impossibile.

"Io non voglio fare politica, io voglio, al pari dei ragazzi della squadra, giocare a calcio e quello che è accaduto domenica è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già stracolmo. Dalla prossima stagione ce ne andiamo da Ozzano". Così tuona il presidente della società, Giuseppe Genova che, poi, aggiunge: "La società esiste dal 1972 e io ne faccio parte da dieci anni. Fino all’anno scorso eravamo noi i gestori del campo e ce ne prendevamo cura stando dietro a tutto ciò che era necessario. Poi la gestione, con un bando che sarebbe dovuto uscire, ma che non è mai stato neanche pubblicato, è passata al Comune – spiega Genova –. In un primo momento abbiamo anche pensato che potesse essere un bene visto anche il dispendio economico che la gestione di un campo sportivo richiede. Eravamo convinti che il Comune avesse i modi e le risorse per tenere lo spazio ancora meglio di come lo tenevamo noi e, invece, è in abbandono totale da quando ne ha la gestione". E invece Genova, da settembre, ha dovuto combattere con docce fredde negli spogliatoi, sporcizia e incuria nel campo e nell’impianto.

"Vedendo le difficoltà del Comune, ci siamo offerti di occuparci noi almeno del taglio dell’erba e di disegnare le linee. Abbiamo chiesto che fosse possibile, sobbarcandoci questi oneri, non farci pagare l’affitto – prosegue il presidente –. Ci è stato detto di no e per di più non ci sono neanche state pagate le fatture per i lavori che avevamo fatto. Per tutto l’autunno e l’inverno abbiamo scritto al Comune e all’assessore, denunciando una situazione ingestibile e intollerabile. Nessuno ha risposto. A gennaio, finalmente, abbiamo incontrato l’amministrazione: un confronto che non ha portato a nessun miglioramento. Ad aprile, poi, ci è stato comunicato che il Comune aveva incaricato una società di prendersi cura dell’impianto. Ma nulla è stato fatto e così siamo arrivati fino a quello che è successo domenica con i ragazzi che, pur di poter disputare la partita, sono andati nelle rispettive case a prendere i tosaerba, ma non è bastato".

Genova, poi, chiude, senza peli sulla lingua: "Il sindaco ha dichiarato alla stampa che si scusa per quanto accaduto, ma che ci era stata offerta un’alternativa. Sono tutte bugie ed è vergognoso che un primo cittadino dica menzogne pubblicamente. Fosse stato in silenzio avrebbe fatto più bella figura".