AMALIA APICELLA
Cronaca

L’Ert cerca ’cieli e terra nuovi’ La stagione dell’Arena del Sole

Si apre con ’Frankenstein (a love story)’ dei Motus. Al Teatro delle Moline progetto dedicato alla danza

L’Ert cerca ’cieli e terra nuovi’  La stagione dell’Arena del Sole

L’Ert cerca ’cieli e terra nuovi’ La stagione dell’Arena del Sole

di Amalia Apicella

‘#NuovoCieloNuovaTerra’ è la stagione di Ert Teatro Nazionale, già nell’Olimpo del teatro per il ministero della Cultura. Il nome è preso in prestito da Cleopatra, che dice ad Antonio: ‘Io voglio stabilire un confine fino al quale posso essere amata’. E lui le risponde: ‘Allora dovrai per forza scoprire un nuovo cielo e una nuova terra’. Il frammento di una pièce che viene portata in scena, a gennaio, dal direttore di Emilia Romagna Teatro, Valter Malosti, anche nel ruolo di Antonio affiancato da Anna Della Rosa. Nei teatri bolognesi, l’Arena del Sole e le Moline, Ert propone 41 spettacoli, con 15 produzioni e 13 coproduzioni.

La stagione all’Arena apre con alcuni dei più importanti progetti: la prima assoluta di ‘Frankenstein (a love story)’, il 13 ottobre, dei Motus con Silvia Calderoni e ‘Diari d’amore’ da Natalia Ginzburg, diretto da Nanni Moretti (dal 31 ottobre) alla sua prima regia teatrale con protagonista Valerio Binasco. Finalmente a Bologna anche Pippo Delbono con il suo ultimo lavoro: ‘Amore’, dal 14 dicembre. Tra i maestri della scena internazionale, Theodoros Terzopoulos con ‘Aspettando Godot’; il direttore dell’Odéon di Parigi Stéphane Braunschweig, che dirige ‘La vita che ti diedi’ di Pirandello. Tante le personalità del panorama italiano e internazionale, come Filippo Timi in ‘Scopate sentimentali’ dedicato a Pasolini; Toni Servillo in ‘Tre modi per non morire – Baudelaire, Dante, i Greci’; Ascanio Celestini con ‘L’asino e il bue’ e il regista portoghese Marco Martinis che presenta in prima nazionale ‘Pendulum’. Un altro omaggio alla letteratura è quello di Mario Perrotta, dall’8 novembre, con ‘Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà’. Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni de lacasadargilla propongono ‘Il ministero della Solitudine’ dal 16 novembre; mentre dal 29 novembre Massimo Popolizio va in scena con ‘Uno sguardo dal ponte’ da Arthur Miller. Dal 7 dicembre, poi, debutta la nuova creazione di Balletto Civile, ‘Les Fleurs’, che attinge alla poesia di Baudelaire. Appuntamenti di danza anche in primavera con ‘Io non sono nessuno’ di Emilia Verginelli (9 marzo) e il debutto di Hannes Langolf (10 marzo). Il coreografo giapponese Saburo Teshigawara, il 9 aprile, presenta ‘The idiot’ dal romanzo di Dostoevskij. Dall’1 al 4 febbraio Veronica Cruciani, che dirige l’icona pop del transgender Eva Robin’s assieme a Beatrice Vecchione e Matilde Vigna, nell’opera di Jean Genet ‘Le serve’. All’interno della stagione si delinea il tema del lavoro, che inaugura con ‘Il capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto’, della compagnia bolognese Kepler-452, dal 23 gennaio. L’indagine teatrale è raccontata sul palco dagli attori assieme ai reali protagonisti, tre operai del collettivo di fabbrica Gkn.

‘Não Não’ di Federica Rosellini e Francesca Zaccaria è lo spettacolo che inaugura il Teatro delle Moline, il 20 ottobre, nell’ambito della quattro giorni dedicata alla danza. Per proseguire, dal 21 novembre, con Licia Lanera che porta in scena ‘Con la carabina’ e Matilde Vigna, dal 28 novembre, con ‘Chi resta’. Il 12 gennaio il dittico ‘EtoileStar’ di Rita Frongia nella rassegna ‘Carne’, per proseguire con ‘Scandisk’ diretto da Jacopo Squizzato, ‘Apocalisse tascabile’ di Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri, ‘Buio’ di Antonio Moresco e ‘I mezzalira. Panni sporchi fritti in casa’. Emanuela Serra chiuderà la stagione con ‘I’m not a hero. Indagine sulla società dell’incertezza’.

Da segnalare, dietro il sipario, la protesta dei lavoratori che lavorano in appalto in biglietteria e portineria all’Arena del Sole che chiedono di essere internalizzati. "I lavoratori da tre anni sono dipendenti della coop Macchine Celibi – dice Slc Cgil – con un trattamento diverso da chi è invece nel teatro come dipendente Ert".