Les Copains Bologna, pre vincolo per foto e archivi

La Sovrintendenza archivistica regionale ha passato al setaccio due stanze Serviranno 120 giorni per l’analisi. Borgonzoni (Lega): "Un valore da tutelare"

Belen Rodriguez durante una sfilata di Les Copains a Milano, nel 2011

Belen Rodriguez durante una sfilata di Les Copains a Milano, nel 2011

Bologna, 20 settembre 2022 - La missione salva-archivio del marchio Les Copains prosegue. L’ultimo atto è andato in scena mercoledì scorso con la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna che ha verificato di persone il patrimonio degli archivi e quello fotografico della storica casa di moda fondata 70 anni fa e fallita a marzo. Mettendo un ’pre-vincolo’, prendendosi ulteriore tempo. "La visita ispettiva – così la relazione – si è concentrata sui locali al primo piano e in particolare su due stanze: una contenente materiale librario utilizzato a fini lavorativi e non rientrante negli interessi della Soprintendenza. La seconda contenente materiale fotografico", con scatoloni distinti "per stagione di moda a partire dalla metà degli anni ’80 fino al 2020", cd e diapositive.

"Stante le informazioni a oggi raccolte – continua la relazione della visita – non si ritiene vi siano elementi che portino alla dichiarazione di interesse storico", ma "andrebbero esperite ulteriori indagini presso il liquidatore Bvm e presso la famiglia per verificare l’esistenza di un archivio che, a quanto sin qui raccolto, pare di fatto sia stato smembrato dopo la morte di Mario Bandiera". Per questo il fondo archivistico "resta comunque sottoposto, in via cautelare, alle disposizioni di legge".

Effetti che "cessano all’esaurimento del termine per la conclusione del procedimento, stabilito in 120 giorni". Se l’archivio della maison, alla fine di tutto, sarà d’interesse culturale, bisognerà attivarsi per salvaguardarlo. A questo punto entrerà in gioco anche Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, che sul tema è da sempre molto sensibile: "Un archivio – spiegò al Resto del Carlino alcuni giorni fa – può aprirti un mondo. E spesso per la maggior parte delle volte questo mondo è meraviglioso". Però era stata Lucia Borgonzoni, senatrice leghista e sottosegretaria alla Cultura, a muoversi per prima e personalmente per salvare gli archivi Les Copains, era stata lei a chiedere l’intervento della Sovrintendenza archivistica dell’Emilia-Romagna. "La sovrintendente agli archivi – spiega – ha effettuato il suo primo sopralluogo per visionare quanto rimasto delle collezioni di Les Copains, finite all’asta. Quei capi e quei disegni saranno analizzati con cautela, ecco il perché del pre-vincolo, non escludiamo che ci possa essere qualcosa da tutelare definitivamente".

Il fallimento di Les Copains, come detto, è arrivato nel marzo scorso, con oltre 6mila capi d’abbigliamento all’asta e con tante bolognesi in fila per comprare un pantalone o una maglietta a prezzi stracciati. Lo storico marchio di moda bolognese a fine luglio è stato quindi venduto all’asta a Ovs, catena di abbligliamento quotata in Borsa, che lo ha rilevato per 1,4 milioni di euro.

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