ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

L’espropriato del Passante: "Stanco di rimanere nel limbo, senza opere green sono salvo"

Sorione, titolare della Sfinge Immobiliare srl di via Massarenti: "A rischio 10mila metri quadrati di piazzale. Ma se l’opera verrà ridotta, forse la nostra attività che impiega nove dipendenti non chiuderà"

Angelo Sorione nel piazzale dove risiede al sua ’Sfinge Immobiliare srl’

Angelo Sorione nel piazzale dove risiede al sua ’Sfinge Immobiliare srl’

Angelo Sorione tifa per "il Passante dimezzato". O, comunque, per un intervento che modichi il Passante di Mezzo con il sacrificio di opere di adduzione e opere green.

Se questa sarà la direzione che prenderanno governo e Aspi (con il placet di Regione e Comune), dopo il summit di ieri, per il titolare della Sfinge Immobiliare srl sarebbe quasi una festa. La sua società sorge su un’area di quasi 10mila metri quadrati, in via Massarenti 480, si occupa di vendita di auto usate e utilizza il grande piazzale come deposito di macchine e camion.

Per lui, e per tanti altri bolognesi, come abbiamo raccontato sul ‘Carlino’, la vita è cambiata nel 2018 con l’arrivo delle raccomandate con l’avviso di esproprio da parte di Autostrade per dare il via al Passante di Mezzo. A quei tempi, però, per Sorione, l’esproprio previsto era ridotto, cioè di appena 678 metri quadri. A maggio 2022, invece, ha raccontato l’imprenditore un paio di anni fa, qualcosa è cambiato con un esproprio lievitato a 9.205 metri quadri, praticamente tutto il suo terreno.

Da allora per lui è iniziata un’odissea fatta di documenti, rilievi, lettere di Aspi, visure. Nel frattempo Sorione ha anche fatto un paio di ricorsi per opporsi all’esproprio totale del piazzale, "sborsando una cifra ingente, pari a 50mila euro...". Ma il Tar ha bocciato la battaglia legale del titolare della Sfinge Immobiliare e, così, "sulla nostra testa continua a pendere un mega esproprio, mentre invece i lavori del Passante non procedono". Morale: "Siamo in un limbo", lamenta Sorione.

"Il nostro terreno è edificabile, si potrebbero costruire uffici, realizzare parcheggi per i camper, ma ho timore di fare un investimento importante su quest’area e poi dovermene andare, perdendo quanto stanziato".

Per questo "evito di espandere la mia attività – continua l’imprenditore –, ma intanto la situazione rischia di precipitare. Già alcuni dei nostri clienti a cui affittavamo il piazzale ci hanno lasciato perché temevano di essere cacciati – causa esproprio – da un momento all’altro".

Insomma, l’incertezza non aiuta l’attività di Sorione e i suoi nove dipendenti. Il patron della Sfinge Immobiliare, però, vede uno spiraglio, viste le novità delle ultime settimane con ministero e Aspi pronti a dare il benservito al Passante di Mezzo, puntando su un’opera più ridotta.

"L’incontro a Roma al ministero delle Infrastrutture tra istituzioni regionali e locali, Salvini e Aspi ci fa ben sperare. Se verranno sacrificate le opere green volute dal Comune, la mia area potrebbe essere salva...", dice Sorione. A far aumentare la metratura del terreno da sacrificare, infatti, sarebbero state proprio le opere aggiuntive ottenute dall’amministrazione: "Ad Autostrade interessano solo 800-900 metri quadri della mia area, i restanti 9mila erano tutti vincolati alla costruzione di un parco urbano con pannelli solari per ridurre l’impatto del Passante". Morale: senza quelle opere di mitigazione ambientale, Sorione potrebbe ‘riconquistare’ il suo piazzale. Resta quindi da capire, dalla prossima riunione tecnica al Mit, in programma fra una quindicina di giorni, che fine faranno gli interventi complementari all’infrastruttura.