Licei di 4 anni a Bologna, al Malpighi studenti già in aula

La rettrice Ugolini: "Finire gli studi prima permette ai nostri ragazzi di immergersi nel mondo, entrando nelle università italiane e straniere"

Elena Ugolini, rettrice del Tred, il liceo scientifico di scienze applicate

Elena Ugolini, rettrice del Tred, il liceo scientifico di scienze applicate

Bologna, 8 settembre 2022 - È già iniziata la scuola per gli studenti dei due licei quadriennali del Malpighi, che ha accolto ieri 80 ragazzi del Liceo 4-YearProgramme di indirizzo linguistico, e 21 del Liceo scientifico di scienze applicate quadriennale per la transizione ecologica e digitale (Tred). I progetti, entrambi approvati dal Miur, fanno parte della sperimentazione nazionale che ha coinvolto 28 scuole in Italia, e consentono ai giovani di terminare il percorso delle superiori appena compiuti i 18 anni. "Finire gli studi liceali in quattro anni – ha spiegato Elena Ugolini, rettrice del Tred – permette ai nostri studenti di immergersi nel mondo, entrando nelle università italiane e straniere. Nel 2018 abbiamo intrapreso il primo ciclo del Liceo 4-YearProgramme e, con grande coraggio, abbiamo ampliato la nostra offerta anche in campo scientifico". Il Liceo Tred, infatti, propone un programma didattico completo, focalizzato sulle materie Stem - Science, Technology, Engineering, Mathematics – sempre più importanti per le professioni future. "La sfida di un nuovo liceo quadriennale è entusiasmante – ha detto il professor Marco Ferrari, preside del Malpighi –. Permette a studenti e docenti di affrontare le sfide del nostro tempo". Una crescita, quindi, non solo per i giovani, ma anche per gli insegnanti: "Il progetto è ambizioso. Per questo abbiamo dovuto seguire un percorso di formazione, collaborando con il mondo universitario e lavorativo – ha raccontato la professoressa Benedetta Brunetti, coordinatrice di classe del Tred –. Tutto ciò è servito per presentare agli studenti proposte innovative e metodi educativi adeguati".

La volontà di una nuova sfida è anche frutto della soddisfazione ricevuta dal primo ciclo del Liceo 4-YearProgramme, come ha sottolineato il professor Edoardo Bernardi: "Le prove Invalsi dei neodiplomati sono superiori o pari alla media nazionale e regionale. Nel campo linguistico, abbiamo raggiunto una buona apertura internazionale: 5 studenti su 13 sono iscritti a università straniere. Le certificazioni non sono pezzi di carta, sono la prova oggettiva dei livelli raggiunti". La richiesta per entrambi gli indirizzi è stata elevata, infatti l’innovazione ha incuriosito molti giovani, come Michele: "Ho scelto il Tred perché sono appassionato di materie scientifiche, ma soprattutto per il collegamento tra tecnologia e ambiente". Con lui c’è il compagno di classe Carlo, che ha aggiunto: "Sono curioso, il corso è interessante e i professori mi hanno trasmesso positività". Due programmi moderni, quindi, che danno agli studenti la possibilità di imparare attraverso innovazioni didattiche, quali workshop e laboratori di stampa 3D, e insistendo su temi attuali come ambiente e sviluppo. Tra gli obiettivi, infatti, c’è quello di insegnare ai ragazzi l’importanza del nostro pianeta: "È indispensabile la conoscenza e la comprensione della Terra – ha precisato Ugolini –. Per loro deve essere una casa comune. Tutte le scuole dovrebbero lavorare su questo".

 

 

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