Liceo Fermi Bologna, otto ragazzi su dieci si fidano della scienza

Presentato il progetto ’Fattore J’ promosso da Fondazione mondo digitale e Janssen Italia sul ruolo della ricerca medica

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Bologna, 8 aprile 20 22 - Confusione e sfiducia, in un momento storico che si divide tra guerra e pandemia, sembrano essere all’ordine del giorno. Tante volte negli ultimi due anni ci si è interrogati sulle conseguenze che il virus ha provocato sulle vite degli adolescenti. Al liceo scientifico Enrico Fermi , un team di ricercatori dell’Università di Siena ha illustrato, per l’evento ‘Costruttori di fiducia nella scienza e nella ricerca’, l’indagine realizzata nell’ambito del progetto ‘Fattore J ’, promosso da Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Janssen Italia, per accrescere nelle giovani generazioni la fiducia nei progressi della scienza. Ha moderato l’incontro Valerio Baroncini, vicedirettore de il Resto del Carlino, che ha sottolineato "l’importanza di ‘Fattore J’ per valorizzare, attraverso le giovani generazioni, il ruolo del progresso e della ricerca medica ".

Gli adolescenti hanno dimostrato di credere nella scienza "anche durante la campagna vaccinale, in questa fascia d’età, oltre il 90% ha completato il ciclo – ha commentato Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la Salute –. Un dato importantissimo, anche a fronte di quello che succederà. Per l’autunno bisogna prepararsi, perché non ci sorprenda una nuova ondata pandemica, ma ci stiamo preparando al meglio, seguendo le indicazione del governo". All’iniziativa hanno partecipato anche Fulvio Buonomo, dirigente scolastico del liceo Fermi; Giuseppe Paruolo, consigliere regionale; Mirta Michilli, direttrice della Fondazione Mondo Digitale; Chiara Ronchetti, direttrice Comunicazione e Public Affairs, Janssen Italia e Alessio Muscillo, ricercatore dell’Università di Siena. La ricerca ha chiamato in causa 1.433 studenti tra i 13 e i 19 anni. E i dati che sono emersi rilevano un "alto grado di fiducia nella medicina e nella scienza".

Per la medicina , l’80% degli intervistati, su una scala da 1 a 10, dichiara di fidarsi almeno 6, il 67% almeno 7. Per la scienza l’85% si fida e assegna 6, con consapevolezza dei benefici dell’innovazione scientifica. Quando gli adolescenti hanno un problema di salute, inoltre, si rivolgono innanzitutto ai genitori e poi, nel seguente ordine, a medici e amici. Ma i protagonisti indiscussi della mattinata sono stati quattro diciassettenni del liceo Fermi, ambasciatori del progetto in Emilia-Romagna. Lo hanno raccontato sui social, ad amici e genitori: "Il progetto è stato fondamentale, ho imparato a mettermi nei panni dell’altro", ha detto Giulia Diacci. Anche i disturbi mentali sono stati temi affrontati durante ‘Fattore J’: "Tanti miei coetanei ne soffrono e parlarne aiuta ad acquisire strumenti utili all’aiuto", ha affermato Laura Rosa Mejia Lara.

"Senza la scienza non sarei qui – ha raccontato un’altra ambasciatrice, Matilde Dall’Olio – sono stata operata d’urgenza due volte e mi ha salvato la bravura dei medici". Infine, ha spiegato Carlo Guerra, "sono orgoglioso di essere un portavoce del tema ‘fiducia nella scienza’. Durante questo percorso ho capito che avrei voluto fare il medico, quindi direi che mi ha camb iato la vita".

 

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