Bologna, Liliana Segre agli studenti: "Andate a votare" / VIDEO

La senatrice a vita, sopravvissuta ad Auschwitz, mette in guardia i ragazzi dai rischi dell’indifferenza e si sofferma sull’importanza di saper sempre fare le proprie scelte

La senatrice a vita Liliana Segre a Bologna (FotoSchicchi)

La senatrice a vita Liliana Segre a Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 15 marzo 2018 - “Non ho intenzione di soffermarmi su morte e torture, sono anche troppo discusse, preferisco parlare di emozioni, di silenzi assordanti e di solitudine’’.  Liliana Segre è stata oggi ospite dell’aula magna Santa Lucia in via Castiglione, a Bologna (VIDEO). La senatrice a vita, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, ha parlato per due ore davanti a un migliaio di ragazzi delle scuole medie e superiori cittadine. Ad accoglierla, il rettore Francesco Ubertini, la vice sindaco di Bologna Marilena Pillati, l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi e il presidente della comunità ebraica Daniele de Paz.

“Molti giovani italiani non sono andati a votare, questo è indicatore di un’Italia distaccata’’: è diretta la neo senatrice a vita a chi le chiede quanto ancora il nostro Paese sia vittima dell’indifferenza collettiva. Per questo crede nell’importanza di parlare ai ragazzi, di raccontare il pezzo di storia di cui è testimone diretta, come una nonna con suoi nipoti ideali, come lei stessa li definisce. L’obiettivo: far capire che non si tratta solo di un pezzo di memoria, ma di un insegnamento da tenere a mente, contro il pericolo dei totalitarismi. 

Racconta anche del momento in cui incontrò il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua nomina a senatrice a vita:Questa stessa Italia che mi ha espulsa dalla scuola elementare solo per la colpa di essere nata, oggi mi apre le porte del Senato’’. Liliana Segre non solo ha emozionato, ma ha fatto anche riflettere sugli orrori di cui sono capaci uomini caparbi, razionali e “non pazzi come li descrivono’’.

Per questo l’importanza di saper fare delle scelte e non restare a guardare: in fondo anche lei è stata “una clandestina richiedente asilo’’. La neo senatrice a vita mette in guardia i ragazzi dagli amici di circostanza e li invita a prendersi un minuto al giorno per pensare a se stessi, senza telefonini e musica.

Ma soprattutto li sprona a non piangersi addosso, a lottare con vigore, perché lei ha visto davvero quanta forza può avere un essere umano.

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