Linea rossa del tram a Bologna: via ai cantieri a inizio 2023

Firmato il contratto: l'esordio del nuovo mezzo dovrebbe avvenire entro

Il percorso della linea rossa del tram di Bologna

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Bologna, 28 luglio 2022 - Bologna come motore verso la transizione ecologica. Come modello di mobilità sostenibile. E, non ultimo, come spazio in cui i cittadini possano sentirsi coinvolti in una partecipazione diretta, dove il trasporto pubblico possa rappresentare un vero e proprio trampolino di lancio. E' questa la ricetta che il Comune intende seguire per realizzare la nuova linea rossa del tram, pronta a collegare Borgo Panigale alla Fiera per giungere fino alla Facoltà di Agraria.

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In occasione della sottoscrizione formale del contratto, si è tenuta oggi la prima riunione della cabina di regia presieduta dal sindaco Lepore, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini e i rappresentanti delle aziende che hanno sottoscritto il contratto d'appalto, ossia Cmb, Alstom Ferroviaria e Pavimental. "Sono 500 milioni di euro, di cui 320 dedicati a questo contratto, che con le aziende che oggi firmano ci permetterà di avere entro dicembre il progetto esecutivo del tram, da discutere con la cittadinanza, per poi partire a inizio 2023 con i cantieri".

Il tram mira a rendere operativa la prima linea entro il 2026. "Si parla di un progetto importante", con un budget a disposizione altrettanto "importante e composito", che comprende investimenti dello Stato e fondi del Pnrr. "L'obiettivo è migliorare la mobilità della Città metropolitana di Bologna e ridurre a zero le emissioni entro il 2030 - aggiunge Lepore - Vogliamo portare Bologna ad essere il motore del cambiamento verso la transizione ecologica".

Da qui, l'appello al Governo: "Il prossimo Governo - avverte Lepore - faccia presto a portare avanti le infrastrutture. Se non lo farà, sarà un problema per tutti gli italiani. Abbiamo 200 miliardi di euro pianificati del Pnrr e il prossimo Governo dovrà decidere che cosa fare di questi investimenti. Due terzi sono già stati impegnati, e in questi rientrano anche le opere per Bologna. Mi auguro che non ci siano Governi che fermino le opere, perché abbiamo bisogno di questi investimenti". 

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