Linsalata morta per mix di sostanze a Bologna, parla l’esperta: "Strano riuscire a sentire il sapore"

La tossicologa Del Borrello passa in rassegna i farmaci che avrebbero causato il decesso della donna: "Midazolam unito al Sevoflurano? Può causare una depressione respiratoria, ma serve molta cautela"

Nei riquadri, Giampaolo Amato e la moglie, Isabella Linsalata

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Bologna,14 aprile 2023 – Dosi massicce di Midazolam e sevoflurano nel sangue e nelle urine di Isabella Linsalata. Sono quelle rilevate dal medico legale della Procura, Guido Pelletti, all’esame della salma della donna di 62 anni trovata morta nel suo letto, in via Bianconi 6, il 31 ottobre 2021. E il cui marito, Giampaolo Amato, 64 anni, ora è in carcere per omicidio aggravato. Per i consulenti tecnici, il decesso della donna è stato causato da una "intossicazione acuta da xenobiotici", appunto la benzodiazepina e l’anestetico solitamente usati in ospedale prima di un intervento chirurgico e somministrati in questo caso "poche ore/minuti prima del decesso". Amato, medico dell’Ausl, risponde pure di peculato, per averli sottratti da uno degli ospedali in cui lavorava.

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La tossicologa Elia Del Borrello fa luce su questi farmaci e il loro utilizzo.

Professoressa, le benzodiazepine possono uccidere?

"Sono ipno-inducenti, tolgono l’ansia. Io li chiamo ’coraggite’ pre-anestesia, perché inducono nel paziente uno stato di semi-incoscienza prima di un intervento, tant’è che è una molecola che viene utilizzata anche nelle violenze sessuali. Anche il sevoflurano è talvolta usato da gruppi criminali, che lo usano per stordire le vittime: si reperisce abbastanza facilmente. Il Midazolam è un farmaco ospedaliero che viene somministrato per via endovenosa ed è particolare, perché toglie la memoria anterograda: chi la assume è confuso, non si orienta e poi dimentica quello che le è capitato".

Residui di Midazolam sono stati trovati in una bottiglia di vino bevuta da Linsalata e che le fu offerta dal marito nel 2019: dopo di che la donna era stata trovata dalla sorella in uno stato di intontimento. Il Midazolam si può anche bere?

"Se mescolato a un liquido la sua potenza cala, ma dipende dai parametri e dalle percentuali di concentrazione e principio attivo".

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Linsalata lamentò che il vino bevuto quella sera, così come altre tisane preparatele dal marito e dopo le quali si era sentita stordita, era amaro. Il Midazolam ha sapore amaro?

"Dipende dalle quantità. Se ne viene versata una boccetta, per esempio, in una bottiglia di vino da 750 millilitri, fatico a pensare che se ne senta il sapore".

La benzodiazepina può restare in una bottiglia di vetro per anni?

"Sì, non si deteriora. Neppure se la bottiglia viene lavata".

Midazolam e sevoflurano: un cocktail letale?

"Può causare una depressione respiratoria e quindi una morte per asfissia, sì. Ma trovo ci voglia molta cautela prima di giungere a conclusioni, anche se sono certa che la Procura abbia fatto tutti gli approfondimenti possibili nel migliore dei modi".

Un punto oscuro è la modalità di somministrazione dei farmaci. Forse il Midazolam era in una tisana, poi è stato fatto inalare alla donna stordita il sevoflurano. Come?

"Il sevoflurano va assunto per via respiratoria, ma può essere somministrato anche imbibendo un batuffolo di cotone idrofilo o appoggiando un fazzoletto bagnato su naso e bocca. È un farmaco a metabolismo rapido, si smaltisce in fretta, anche se si deposita nel cervello. Bisogna analizzarne con cautela i valori post-mortem".

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