Lisei: "Via di mezzo tra un cinema a luci rosse e una sauna"

Molto critico il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, ma anche il popolo di Facebook non accoglie bene l’installazione

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Marco Lisei, capogruppo di FdI in Regione: "L’assessore Lepore ha fallito miseramente tutte le politiche culturali della città, ci porta in dote dei musei che sono pressoché deserti, incassano a malapena un milione di euro e ne costano otto, la Certosa, un museo a cielo aperto, completamente inutilizzata e abbandonata a se stessa. Le poche cose positive sono state fatte solo da Bologna Welcome, il resto sono eventi minori parcellizati su associazioni vicine al Partito Democratico. Se pensano con questa trovata a dir poco bizzarra di distogliere l’attenzione dai loro fallimenti hanno sbagliato di grosso – afferma –, ma capiamo che quando non puoi portare a Bologna grandi mostre e artisti ti devi accontentare di un’opera che è una via di mezzo tra un bagno pubblico, una sauna finlandese e un cinema a luci rosse. L’arte è arte e spesso è difficile commentarla, questa opera probabilmente raggiungerà il suo obbiettivo, incuriosire e far parlare di se per il dubbio gusto e la bizzarria di chi l’ha realizzata, ma di certo è l’ennesima banalizzazione dell’amore e del romanticismo che sono una cosa seria. In una città che ha visto ben di peggio al festival Gender Bender, alle iniziative del Cassero o ai poster volgari e deprimenti attaccati in autostazione dall’associazione Cheap, forse questa allegoria è quasi banale purtroppo".

Le reazioni non potevano cerco mancare su Facebook dove, in poche ore, i commenti hanno superato il centinaio, in verità quasi tutti poco favorevoli all’Orgasmatron, ma soprattutto alla sua collocazione, nei Giardini Margherita. Gabriella fa notare "Come perdere tempo e soldi.....eppure ai Giardini Margherita andrebbero messe tante altre belle cose che c’erano e non ci sono più", mentre Rossana sottolinea: "Se questa è arte siamo proprio alla fine. Metterla in un parco giochi. Poveri noi come vengono buttati i nostri soldi". Anna è lapidaria: "Non mi esprimo davanti a un obrobrio del genere, sono senza parole".

Mauro fa notare che "con tutti i problemi che ci sono a Bologna ecco a cosa pensano. Io gli direi il premio Nobel". Simona è preoccupata delle persone che tale installazione potrebbe attirare: "Certo, uno va ai Giardini Magari coi bimbi e si ritrova una manica di assatanati in giro. Magari un’altra location?". Qualcuno la butta anche sul ridere come Ciro che avverte: "Occhio a mettersi in fila".

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